A Roma è stata ufficialmente costituita la Rete Amministratori Cattolici, un’iniziativa che mira a creare un luogo di dialogo e partecipazione per gli amministratori locali di ispirazione cristiana. L’obiettivo principale è andare oltre le logiche di partito per elaborare proposte concrete su temi fondamentali come il disagio giovanile, la sostenibilità ambientale, il welfare territoriale, le politiche per la famiglia e il volontariato.
Un impegno politico trasversale e inclusivo
Secondo Margherita La Rocca Ruvolo, sindaco di Montevago e deputata di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, la Rete Amministratori Cattolici non vuole essere un nuovo partito, ma uno spazio di partecipazione aperto e trasversale. “L’impegno dei cattolici in politica e nel sociale è fondamentale – ha dichiarato – ed è necessario un luogo dove condividere idee e progetti che partano dai bisogni reali delle persone”.
Un’ampia partecipazione di amministratori e associazioni cattoliche
All’assemblea costituente erano presenti centinaia di sindaci, assessori e consiglieri provenienti da tutta Italia, insieme a rappresentanti delle principali associazioni cattoliche, tra cui Azione Cattolica, Acli, Agesci, Comunione e Liberazione, Comunità di Sant’Egidio, Movimento Cristiano Lavoratori, Rinnovamento nello Spirito e Movimento Politico per l’Unità. L’evento ha visto anche l’intervento di monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania e presidente della Commissione della CEI per i problemi sociali.
La Rete Amministratori Cattolici: un ponte tra territori e istituzioni
La nascita della Rete Amministratori Cattolici segna un passo importante per chi crede in una politica fondata sui valori cristiani e sulla centralità della persona. Il progetto, promosso dalla Rete di Trieste, si propone di sostenere un’azione politica radicata nei territori, rispondendo in modo concreto alle esigenze delle comunità locali.