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Nel processo di mafia “Opuntia” ricorso della Dda presentato oltre i termini, assoluzione per tre imputati di Menfi e uno di Sciacca

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Inammissibile il ricorso della Dda avverso l’assoluzione, decisa in primo grado dal gup di Palermo, per tre imputati di Menfi e uno di Sciacca, scagionati dall’accusa di associazione mafiosa.

Lo ha deciso, con ordinanza, la Corte di Appello di Palermo accogliendo l’eccezione avanzata dalle difese del medico di Menfi Pellegrino Scirica; dei fratelli Giuseppe e Cosimo Alesi, di 48 e 53 anni, di Menfi; di Domenico Friscia, di Sciacca. L’appello della Dda è stato presentato oltre i termini previsti.

Ad assistere Scirica l’avvocato Flavio Moccia. Difensori dei fratelli Alesi gli avvocati Luigi e Sandro La Placa. Gli avvocati Teo Calderone e Francesco Graffeo sono i difensori di Friscia.

Il processo continua in Corte di Appello per gli altri due imputati. Il procuratore generale discuterà il 24 maggio per il menfitano Vito Riggio, per il quale il gup di Palermo ha riqualificato in favoreggiamento il reato di associazione mafiosa condannandolo a 2 anni e 6 mesi. La difesa di Riggio, con l’avvocato Calogero Lanzarone, ha impugnato la sentenza chiedendo l’assoluzione.

In appello anche il collaboratore di giustizia Vito Bucceri, di 46 anni, di Menfi, condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi con i benefici della collaborazione e in continuazione.

Nella foto, l’avvocato Luigi La Placa

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