Il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entrato in vigore oggi, sospende, a livello preventivo, fino a venerdì 3 aprile, sull’intero territorio nazionale “le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”.
L’interpretazione fornita dal governo include rigorosamente le sante messe e le esequie tra le “cerimonie religiose”. “Si tratta di un passaggio fortemente restrittivo, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei pastori – afferma la Cei – nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica”. La comunicazione è arrivata questa sera ai sacerdoti agrigentini da monsignor Melchiorre Vutera, vicario generale dell’Arcidiocesi di Agrigento.
Pertanto, da stasera sino al 3 aprile sono sospese le celebrazioni delle sante messe quotidiane comprese quelle funebri e nuziali. Le chiese possono rimanere aperte solo per le preghiere personali.