Cronaca / Attualità

Niente proroga ai precari? La Sanità agrigentina rischia la paralisi

Salvatore Lucio Ficarra ha annullato il suo appuntamento di stamattina a Ribera, dove era stato invitato da Carmelo Pace per un’assemblea sindacale incentrata sull’illustrazione della nuova rete ospedaliera e sulle refluenze per il Giovanni Paolo II e il Fratelli Parlapiano. Pace va avanti: “La riunione si svolgerà comunque”, ha fatto sapere ieri pomeriggio a Risoluto.it. Ma Fabrizio Di Paola preferisce non andare all’incontro: “Senza Ficarra non ha senso”, ha dichiarato sempre al nostro giornale. Intanto c’è ansia tra le corsie ospedaliere per le voci che si rincorrono da giorni in merito al presunto orientamento del direttore generale di bloccare le proroghe dei lavoratori a tempo determinato che abbiano superato i 36 mesi di servizio. Pare che Ficarra abbia preferito riaprire i termini (in scadenza tra una settimana) per stilare nuove graduatorie per tutte le qualifiche professionali. Il tutto con, all’orizzonte, sempre la pubblicazione dei tanto agognati concorsi, che dopo il nuovo piano sanitario dovrebbero finalmente arrivare. Ma nel frattempo? C’è preoccupazione tra i lavoratori, perché i contratti a tempo determinato, in buona sostanza, sono quelli che fanno funzionare gli ospedali. Si teme che il blocco delle proroghe possa paralizzare l’attività. Il manager ha chiesto lumi alla Regione, anche perché ufficialmente l’assessorato ha previsto di prorogare regolarmente i contratti ne confronti dei lavoratori in possesso dei requisiti.

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