Cronaca / Attualità

No ai botti a Capodanno, la Lav raccoglie firme a Sciacca

Questo e il prossimo fine settimana, nelle giornate del 23,25, 30 novembre e 1 dicembre, la Lav, associazione animalista, sara’ presente in piazza Angelo Scandaliato per la raccolta firme contro i botti a Capodanno e non solo.

“Terrore – scrive la Lega Animali – reazioni letali, tentativi di fuga con conseguenti investimenti: sia negli animali familiari che nei selvatici, le forti deflagrazioni e le luci improvvise e intermittenti innescano comportamenti tipici della loro specie per la sopravvivenza, con conseguenze anche catastrofiche. Anche gli umani rimangono spesso feriti e uccisi dai botti: ogni anno il primo gennaio viene diffuso il numero di morti e feriti a causa dell’esplosione dei botti di Capodanno. L’esordio del 2024 ha registrato 274 feriti a causa di botti, di cui 12 per l’uso di armi da fuoco e 262 da fuochi d’artificio. Un aumento del 52% rispetto al Capodanno 2023, con 64 minorenni che hanno riportato lesioni, in confronto ai 50 dello scorso anno.
Sicurezza umana e degli animali di ogni altra specie vanno quindi di pari passo, ed è dunque per la sicurezza di tutti che LAV da sempre si oppone a questo “spettacolo”.

Pertanto, nei due fine settimana, nell’ambito delle Giornate Nazionali LAV, sarà possibile sostenere la campagna.

“A Sciacca – scrive Alessandra Ferrari, responsabile LAV per l’area animali familiari – saranno allestiti i tavoli LAV, dove sarà possibile firmare una petizione con cui chiederemo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e ai Presidenti di Camera e Senato, anche in attuazione dell’articolo 9 e 41 della Costituzione, di introdurre una legge nazionale che vieti possesso, uso, acquisizione e cessione, anche online, di botti, petardi, articoli pirotecnici e fuochi d’artificio.   

” Esistono – aggiunge – alternative valide per festeggiare in modo etico e sicuro, come spettacoli di video mapping su edifici, fuochi barocchi, filodiffusione di musica, ma sono ancora poco conosciute e diffuse. Peraltro, anche l’ambiente non è esente dai danni causati dai botti: i fuochi d’artificio emettono nell’aria sostanze che contribuiscono all’inquinamento atmosferico da polveri sottili e al cambiamento climatico. Inoltre, i residui dei botti, come le cartucce e i petardi non esplosi, inquinano il suolo e l’acqua. Per non parlare del rischio di incendi, che aumenta in occasione dei festeggiamenti estivi”.

Presso i tavoli LAV sarà inoltre, possibile vivere un’esperienza sensoriale, attraverso una simulazione uditiva, di come gli animali percepiscono il rumore dei botti.

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