Cronaca / Attualità

No alla violenza sul personale sanitario, Pitruzzella: “Adesso, tutti insieme, dobbiamo fare rete”

“Il nostro obiettivo – afferma Santo Pitruzzella, presidente di Omceo Agrigento – è di sensibilizzare tutti sul tema della violenza sui sanitari. Vogliamo subito soluzioni”.

L’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Agrigento scuote le coscienze e punta sulla collaborazione tra le forze del territorio per dire basta alla violenza sul personale sanitario.
Ieri pomeriggio, nella sede dell’Omceo, i camici bianchi hanno fatto il punto della situazione discutendo sulle criticità con le quali, ogni giorno, si trovano a fare i conti. All’incontro, che si è svolto in concomitanza in tutte le sedi Omceo site sul territorio nazionale a seguito della barbara uccisione di Barbara Capovani, la psichiatra in servizio all’ospedale Santa Chiara a Pisa, erano presenti, oltre al presidente Omceo di Agrigento, Santo Pitruzzella, anche Luigi Burruano, presidente della Commissione odontoiatri Omceo Agrigento; Leonardo Giordano e Alessandro Svettini, rispettivamente direttore del dipartimento di Salute mentale e direttore del modulo dipartimentale Ag1 dell’Asp di Agrigento.

“L’omicidio del cardiologo Alaimo nei mesi scorsi e adesso della dottoressa Capovani, – afferma Santo Pitruzzella, presidente di Omceo Agrigento – dimostrano come sia grave il problema. Medici che hanno il solo torto di essere fedeli ai valori espressi dal codice deontologico. Colleghi, che lavorano notte e giorno per la salute dei cittadini. Adesso, tutti insieme, dobbiamo fare rete. Mi riferisco alla prefettura, alla classe politica, alle forze di polizia, all’assessorato della Salute, all’Asp,… perché è assolutamente necessario individuare le opportune soluzioni. Credo che il punto di partenza siano la valorizzazione della persona, il rapporto medico paziente.”

“Non possiamo restare indifferenti – commenta Luigi Burruano – Occorre che la parte sana della società sia solidale con i medici e il personale sanitario per alimentare la fiducia in un rapporto di cura.”

“La psichiatria – dichiara Leonardo Giordano – sta vivendo un momento di grande difficoltà dovuta alla carenza di organico e a nuovi mandati ai quali è chiamata ad adempiere non solo in merito alla cura, ma anche con delega, talvolta, dell’autorità giudiziaria in merito all’applicazione di misure di sicurezza per pazienti con pericolosità sociale psichiatrica, ospitati in strutture o in libertà vigilata”.

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