Il Tribunale di Sciacca con il giudice Francesca Certonr ha annullato una maxi sanzione da 25.200 euro emessa dall’Ispettorato del lavoro a carico di un’azienda di Sambuca di Sicilia. Accolto il ricorso proposto dall’avvocato Santo Botta in difesa del titolare dell’azienda agricola di Sambuca di Sicilia attiva nel settore vitivinicolo e condannato l’Ispettorato del lavoro di Agrigento al pagamento delle spese legali. I fatti risalgono all’agosto 2020 quando, nel corso dei controlli effettuati dall’Ispettorato del Lavoro di Agrigento e dai carabinieri del nucleo per la tutela del lavoro, sono stati trovati sul fondo dell’azienda agricola sambucese sette lavoratori intenti a vendemmiare. A seguito di tali controlli, l’Ispettorato territoriale del Lavoro d’Agrigento ha emesso una ordinanza-ingiunzione di pagamento in virtù di una presunta violazione di norme in materia di rapporti di lavoro con i propri dipendenti, che a dire dell’Ispettorato sarebbero stati avviati al lavoro senza effettuare la preventiva comunicazione unilav di assunzione.
Avverso tale ordinanza-ingiunzione insorgeva l’azienda agricola sambucese con il patrocinio dell’avvocato Santo Botta deducendo la carenza dei presupposti di fatto e di diritto per l’emissione dell’ordinanza, l’inesistenza della condotta e la violazione della disciplina sanzionatoria.