Si chiama “Io non esagero” la campagna di sensibilizzazione contro l’abuso di alcool durante la festa del Carnevale, promossa dal Comune di Sciacca in collaborazione con l’Associazione L’Acquario e il Ser.T. di Sciacca, presentata questa mattina nella multisala Badia Grande. Una campagna che parla direttamente ai giovani, a quelli che hanno già deciso di bere e lo fa usando un linguaggio nuovo, familiare e lontano dalle ipocrisie. “L’obiettivo era quello di creare una campagna dal taglio inedito, portatrice di un messaggio dinamico, basato sulla consapevolezza di sè, evitando il proibizionismo – spiega il presidente dell’Associazione L’Acquario Mario Gagliano, durante la conferenza stampa di presentazione – Per raggiungere lo scopo abbiamo deciso di affidarci a dei professionisti in modo da trasmettere il messaggio in modo incisivo ed efficace”.
L’intento della campagna – realizzata da Marco Barsalona, Irene Leonardi e Nino Sabella – è dunque quella di ridare all’alcool il giusto ruolo ed evitare che venga messo al primo posto. D’altronde il Carnevale è fatto di carri, maschere, musiche ma anche di vino. Lo dimostrano gli inni con i loro testi e lo conferma lo stesso Peppe Nappa – maschera simbolo del Carnevale di Sciacca – che dal suo carro distribuisce ai passanti salsiccia, caramelle e vino. “Abbiamo deciso di usare un linguaggio vicino ai giovani per parlare in modo autentico – spiega Nino Sabella, art director della campagna –. Ovviamente il tutto deve essere contestualizzato al nostro territorio e facendo i conti con le dinamiche della festa”.
“La prevenzione deve in ogni caso partire a casa, dalle famiglie e dalle scuole – spiega il dottore Paolo Li Bassi del Ser.T. di Sciacca – una prevenzione che il Ser.T. porta nelle classi tutto l’anno”. Il messaggio è chiaro e diretto: “Io non esagero. Al massimo brillo”. Un gioco di parole che rimanda al luccichio della festa e delle maschere che la caratterizzano. La campagna si snoda poi in 4 punti fondamentali che parlano di rispetto per se stessi e per gli altri: se brillo mi fermo, se brillo non guido, se brillo non mi accendo e se brillo decido di non farlo a digiuno. Non quindi un messaggio di mero proibizionismo ma che suggerisce dei limiti da rispettare. A sottolineare l’accezione positiva del messaggio è l’assessore alle politiche sociali Annalisa Alongi: brillare viene inteso come partecipazione attiva alla festa.
La campagna “Io non esagero” verrà lanciata con una strategia di comunicazione multipiattaforma, che va dai banner in strada, al volantinaggio, le televisioni locali, senza tralasciare ovviamente i social network. I messaggi, infatti, verranno condivisi non solo dalle home page delle pagine istituzionali ed ufficiali ma anche da quelle di tutte le associazioni impegnate in prima fila nella realizzazione del carnevale. I volti scelti per “Io non esagero” sono quelli di Naomi Solano e Daniele Bono, due giovanissimi saccensi – fotografati da Domenico Saladino e truccati da Fabrizia Capostagno.