Non si potranno superare le criticità in atto nel’unita’ operativa di Ortopedia del “Giovanni Paolo II”. Lo ammette nero su bianco la missiva indirizzata dal commissario dell’Asp di Agrigento, Giuseppe Capodieci all’Assessorato regionale alla Salute e per conoscenza ai Comitati civici.
Nella lettera Capodieci elenca tutti i tentativi fatti per la ripartenza del reparto ma andati a vuoto., a partire dalla dotazione organica dei reparti di Ortopedia degli ospedali di Agrigento, Licata e Sciacca, assolutamente inadeguata. Come scrive Capodieci “dei 22 posti previsti di dirigente medico, solamente sei sono quelli ricoperti da personale di ruolo (di cui due con contratto part-time), mentre altri 2 posti sono tuttora coperti con contratti a tempo determinato. Dei tre posti di primario ne sono stati coperti soltanto due.
Neanche le convenzioni sono andate a buon fine, fallite sia la convenzione con i chirurghi del Civico e quella con il “Buccheri La Ferla”.
Capodieci spiega di aver tentato diverse iniziative per reperire ortopedici: dall’avviso aperto per il conferimento di incarichi libero-professionali ai medici in pensione alla pubblicazione di bandi, compresi quelli per reclutare medici stranieri, convenzioni e manifestazioni d’interesse che però non hanno avuto gli effetti sperati.
Bocciata dal manager l’ipotesi di spostare nei reparti ospedalieri gli ortopedici che effettuano attività ambulatoriale della Medicina territoriale di poiché l’iniziativa è inopportuna poiché bisogna garantire le liste d’attesa delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e questi medici non sono esperti per le situazioni più complesse. Infine, Capodieci annuncia la centralizzazione delle attività chirurgiche ortopediche solo al San Giovanni di Dio di Agrigento per due ordini di motivi, uno di ordine geografico e l’altro per i dati di produttivita’ “Qualche piccola quota – scrive Capodieci – di attività chirurgica ortopedica rimane ancora all’ospedale di Licata, grazie alla disponibilità del primario che è l’unico ortopedico presente e peraltro alla vigilia del pensionamento”.
Dopo la diffusione della notizia della lettera di Capodieci ha firmato un comunicato stampa: “nessuna resa e impegno massimo nelle azioni già intraprese”. “Nessuna dichiarazione di resa e tantomeno nessuna bandiera bianca riguardano l’efficienza dell’Unità operativa di ortopedia dell’ospedale di Sciacca per la quale la Direzione generale ASP sta anzi ponendo in essere ogni azione per il ripristino della piena funzionalità del reparto con il progressivo superamento delle criticità emerse”.
“Fatico a comprendere – continua il direttore – come mai i contenuti di questa nota, diretta all’Assessorato regionale alla Salute e già esposti in sede di Consiglio comunale a Sciacca non più tardi di una ventina di giorni orsono, siano riproposti in questa fase e, soprattutto, esposti con un taglio disfattista. I provvedimenti elencati per superare le criticità del reparto sono infatti in itinere, diverse azioni sono state già intraprese e confidiamo di completare le iniziative programmate nel breve. Fra queste, ribadisco, l’attivazione di una convenzione con l’ospedale ‘Buccheri La Ferla’ di Palermo, finalizzata a garantire l’esecuzione di sedute operatorie, e l’affidamento di un incarico di alta professionalità, ai sensi dell’articolo 15 septies del decreto legislativo 502/92, per il reclutamento di uno specialista ortopedico. Anche il primario dell’Unità Complessa, il dottor Giuseppe Tulumello, si è già attivato per svolgere settimanalmente una seduta operatoria presso il nosocomio saccense ed inoltre, in una logica di collaborazione interistituzionale, abbiamo raggiunto delle intese con altre aziende sanitarie della regione che formalizzeremo a breve. In aggiunta, per assicurare anche la continuità assistenziale nel post-operatorio, stiamo perfezionando l’iter per il reperimento di nuovo personale dopo aver completato, appena lo scorso 16 luglio, una selezione concorsuale con la quale avvieremo nuovi specializzandi all’iter di formazione in convenzione con diverse università siciliane. Analogamente siamo in dirittura d’arrivo per l’assunzione di tre medici ortopedici argentini che potrebbero prendere servizio già nel periodo estivo e diverse azioni sono già attive anche per quanto riguarda l’assistenza territoriale. Si evince bene quindi – conclude il direttore Capodieci – che, lungi dall’issare bandiera bianca, siamo anzi nel pieno centro di un’azione per il superamento delle problematiche che definirei massiva e che si fonda su un impegno costante da parte della direzione aziendale”.