“Le spose poco “vestite” in chiesa. Ne avevo fatto una campagna che ha avuto una risonanza nazionale”. Così padre Antonio Nuara, sacerdote riberese riprende la sua personale battaglia ad esigere abiti più consoni durante la celebrazione delle cerimonie. Il parroco si dice preoccupato al riguardo su un nuovo post Facebook sull’argomento destinato a suscitare clamore e che ha titolato “Assalto alla diligenza”
“Devo dire – scrive Nuara – di essere perdente: i parroci, pur di celebrare un matrimonio, “continuano a chiudere gli occhi”. Ora c’è la proposta degli abiti minigonna anche per gli invitati. Di seguito riporto la pubblicità di una casa di moda: “Le stampe a fiori, d’ispirazione liberty, dipingono il grazioso abito con maniche gonfie. Il dettaglio della schiena scoperta rende questo capo una vera chicca da sfoggiare a matrimoni e feste, insieme a delle ballerine a punta e un paio di orecchini a cerchio…..
Anche gli abiti da sposa non sono da meno.
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Insomma, a preoccupare padre Nuara non sono solo adesso le spose ma anche le invitate.
“Ho letto – conclude – il discorso che Papa Francesco ha rivolto ai Vescovi siciliani e ai parroci che li hanno accompagnati. Parla anche delle liturgie bistrattate e dissacrate. Da noi non c’è il Ponte di Messina e perciò ciò che si dice a Roma ha difficoltà a passare lo Stretto”.
(In copertina, una scena tratta da “Viaggi di Nozze” di Carlo Verdone)