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Comune di Sciacca

Occupazione arbitraria di uno spazio del demanio marittimo a Porto Palo, menfitano assolto

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Era accusato di avere arbitrariamente occupato uno spazio di demanio marittimo e, segnatamente, parte della banchina dello specchio acqueo antistante il porto di Menfi attraverso la collocazione di una barca, di sua proprietà, senza la prescritta autorizzazione dell’autorità competente. A distanza di cinque anni dai fatti è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca M.S., di 33 anni, di Menfi, perché il fatto non è previsto dalla legge come reato.

La vicenda, emersa nel 2019 quando vennero sequestrati oltre 100 natanti a Porto Palo di Menfi e, successivamente, si è proceduto alla bonifica dello specchio acqueo dai cosiddetti corpi morti” per l’ormeggio, aveva già portato per il menfitano a una sentenza di assoluzione. A seguito del ricorso, da parte della Procura della Repubblica di Sciacca, la Cassazione ha annullato quella sentenza di assoluzione e così si è celebrato un nuovo processo che si è concluso adesso con l’assoluzione del trentatreenne. Per il giudice Dario Hamel manca la prova certa del carattere stabile dell’ormeggio realizzato dall’imputato.

Non appare possibile stabilire con ragionevole certezza processuale che la sua condotta abbia integrato la fattispecie penalmente rilevante anziché quella di carattere amministrativo. Il menfitano, difeso dall’avvocato Accursio Gagliano, è stato così assolto perché il fatto non è previsto dalla legge come reato.

Nella foto, l’avvocato Accursio Gagliano

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