Sono diciotto i pazienti che oggi avrebbero dovuto ricevere il trattamento oncologico nell’unità operativa di Oncologia del “Giovanni Paolo II” di Sciacca e che invece, hanno atteso per tutta la mattinata che arrivasse un medico in sostituzione di Domenico Santangelo, l’oncologo, l’unico, rimasto in servizio nel reparto e che per il carico di stress, ha dovuto fare ricorso ad un giorno di malattia. Ore di attesa vane. A casa senza le cure.
Agli inizi di ottobre, l’altro dirigente medico che lavora nel reparto, ha preso incarico presso il servizio territoriale di oncologia. Questo ha determinato i disagi che i pazienti sono costretti a vivere negli ultimi due mesi.
Mai si era arrivati però fino a dover rimandare tutti a casa senza aver effettuato le chemio come oggi. La scorsa volta erano state effettuate alcune ed altre rinviate.
La direzione strategica dell’Asp ha così risposto rispetto il mancato servizio: “Le criticità contingenti si stanno affrontando ricorrendo all’ausilio di medici del San Giovanni di Dio nelle more dell’immisione in servizio di altro personale. Inoltre, si stanno aumentando le ore di specialistica ambulatorio presso il presidio di Sciacca per garantire le chemio”.
