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Omicidio a Ribera, Ciro Ruvolo al Riesame e la difesa nomina un criminologo

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La difesa di Ciro Ruvolo, il cinquantunenne di Ribera indagato per l’omicidio di Mahjoub Aymen, il tunisino di 31 anni ucciso il 10 febbraio nella via Buoni Amici, ha depositato il ricorso al Tribunale del Riesame di Palermo per l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Inoltre, gli avvocati Aldo Rossi e Antonio Palmieri (nella foto) hanno nominato un consulente tecnico, il professor Gianfranco Guccia, criminologo, esperto in materia di balistica forense.

La difesa, sulla base delle dichiarazioni spontanee rese da Ruvolo nell’interrogatorio di garanzia, che si è dichiarato estraneo ai fatti, sostiene che il riberese non era a bordo dell’auto ripresa da telecamere di videosorveglianza. La felpa che indossava chi ha sparato, sulla base della ricostruzione difensiva, non è di Ruvolo. Il cinquantunenne avrebbe detto di trovarsi da altra parte di Ribera nelle ore in cui sono avvenuti i fatti assieme ad altre persone.

La Procura della Repubblica di Sciacca ha disposto una serie di accertamenti tecnici anche sull’auto e su una felpa. Sulla base delle analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e dell’attività svolta dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Sciacca e della tenenza di Ribera la procura ha richiesto e ottenuto l’emissione della misura cautelare, confermata dal giudice dopo l’interrogatorio di garanzia.

Secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti chi ha sparato lo avrebbe fatto dall’interno di un’auto mentre si trovava al volante dalle vettura in quel frangente non in movimento. L’arma non sarebbe stata rinvenuta. Giovedì 27 febbraio, alle 10,30, al Comune di Ribera, si riunirà il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto, Salvatore Caccamo.

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