Operazione “Passpartout”, notificato ai sei indagati saccensi l’avviso di conclusione delle indagini

E’ stato notificato dai pubblici ministeri della Dda Francesca Dessì e Geri Ferrara l’avviso di conclusione dell’inchiesta per i sei indagati dell’operazione “Passepartout” che ha portato all’arresto anche di Antonello Nicosia, 48 anni, di Agrigento, accusato di associazione mafiosa, assai conosciuto a Sciacca, assistente parlamentare della deputata di Italia Viva, Giusi Occhionero. Secondo le accuse Nicosia sarebbe stato il braccio destro del capomafia di Sciacca Accursio Di Mino, 61 anni, che era tornato libero dopo due condanne per mafia. I due avrebbero persino progettato l’omicidio di un imprenditore saccense oltre che gestito affari.

La parte piu’ sconvolgente dell’inchiesta ha riguardato l’attivita’ di Nicosia al quale gli inquirenti contestano di avere strumentalizzato la sua funzione di collaboratore parlamentare per entrare in alcune carceri per avere contatti con i boss e trasmettere all’esterno i messaggi che servivano alla gestione della famiglia mafiosa. 

Insieme a Nicosia e Dimino – quest’ultimo pure indagato per associazione mafiosa – figura fra i destinatari dell’avviso di conclusione indagini, che potrebbe preludere alla richiesta di rinvio a giudizio, anche la parlamentare Occhionero che rischia di finire a processo per falso con l’aggravante di avere agevolato l’associazione mafiosa. Avviso di conclusione indagini anche per i fratelli Paolo e Luigi Ciaccio, 33 anni, e Massimiliano Mandracchia, 47 anni, indagati per favoreggiamento personale con l’aggravante dell’avere agevolato l’associazione mafiosa. I tre avrebbero messo a disposizione locali di propria proprietà e utenze telefoniche per aiutare Nicosia e Dimino.

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