Al “Giovanni Paolo II” di Sciacca è stato inaugurato questa mattina l’Ospedale di Comunità. Sono arrivati i vertici dell’Asp provinciale con il direttore generale, Giuseppe Capodieci, ed erano presenti i sindaci di Sciacca, Fabio termine, Santa Margherita Belice, Gaspare Viola, e Menfi, Vito Clemente. E’ intervenuto anche l’onorevole Carmelo Pace, vice presidente della commissione Salute all’Ars.
Dodici i posti letto previsti. La sistemazione di Sciacca, al secondo piano dell’ospedale, accanto alla Chirurgia generale, è provvisoria in attesa che a Santa Margherita Belice, dove è destinato, si rendano disponibili i locali necessari. Ci vorranno circa due anni secondo quanto annunciato questa mattina.
L’Asp di Agrigento garantisce il personale medico ed infermieristico. L’ospedale di comunità è una struttura della rete assistenziale territoriale e costituisce un’alternativa all’assistenza domiciliare integrata nei casi in cui questa non sia possibile o per mancanza di un supporto familiare o perché necessaria un’assistenza infermieristica continuativa. Nel progetto per la provincia di Agrigento sono previsti tre ospedali di comunità, a Santa Margherita Belice, Agrigento e Bivona, da consegnare entro febbraio 2026. In attesa che si rendano disponibili i locali nel centro belicino l’Asp ha deciso di utilizzare un’ala dell’ospedale di Sciacca per effettuare poi il trasferimento a Santa Margherita Belice. Tutta la fase preparatoria per l’apertura dell’ospedale di comunità a Sciacca è stata curata dal direttore del distretto di Sciacca dell’Asp, Giuseppe Lo Scalzo, e dal direttore sanitario del Giovanni Paolo II, Ignazio Galizia.
Il direttore generale, Giuseppe Capodieci, intervenendo questa mattina a Sciacca, ha annunciato che a breve tornerà per l’inaugurazione del nuovo Pronto soccorso e parlato dei concorsi espletati, anche per l’Urologia, che continua a soffrire per la mancanza di medici.
“Per la nuova rete ospedaliera noi abbiamo avanzato alcune proposte che sono importanti anche per Sciacca – ha detto Capodieci – ed attendiamo di essere convocati dalla commissione Salute dell’Ars”.
