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Comune di Sciacca

Pazienti Covid ricoverati a Sciacca e non a Ribera, la Camera del lavoro:”Un paradosso”

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Interviene oggi con una nota la Camera del Lavoro di Sciacca rappresentata dal segretario Franco Zammuto sulla questione dell’ospedale saccense durante l’emergenza.

” Non c’è che dire – si legge in una nota – siamo di un’altra “razza”!!!!
Da quando nel febbraio di quest’anno il mondo intero ha avuto coscienza del virus Covid 19, virologi, infettivologi, CTS ed esperti vari, che molto spesso confliggono diffondendo incertezze e confusioni, su un solo punto erano e sono tutti d’accordo, i centri covid vanno creati distanti dai Presidi Ospedalieri.
Sulla scorta delle informazioni acquisite e delle linee guida impartite dalle Istituzioni, anche dalle nostre parti si è avviato il dibattito sul come risolvere il problema Covid, ma, essendo noi indiscutibilmente di un’altra “razza”, non potevamo fare a meno di mischiare alle ragioni tecnico scientifiche, campanilismi, egoismi, bassa politica (l’elemento peggiore), divergenze e conflitti, come nel caso sfociato nella nomina del Commissario Firenze con il mandato di creare a Sciacca la così detta zona “grigia”. Con quella decisione, l’Assessore alla sanità regionale Razza, ha di fatto operato la scelta sulla sede Covid della provincia, salvo poi illuderci proseguendo con un pseudo dibattito come se ancora nulla era deciso. Il pseudo dibattito si è protratto fino al mese scorso quando si è pervenuti alla decisione logica che, se libera da campanilismi, egoismi, bassa politica, divergenze e conflitti, rispondeva alle ragioni tecnico scientifiche e alle linee guida, di individuare nell’ospedale di Ribera il centro Covid 19″.
Questa situazione seconda la CGIL fa nascere il paradosso. “Per cui la Camera del Lavoro di Sciacca si chiede: come mai il centro Covid 19 è Ribera e i malati Covid vengono ricoverati a Sciacca? Forse aveva ragione il Commissario Firenze che la Camera del Lavoro non capisce nulla di sanità e non merita risposta. Però, per quanto i non addetti ai lavori, ovvero sia i cittadini, non capiscono, è innegabile che comprendere tutto questo è complicato, incomprensibile, contraddittorio, illogico. Altra incongruenza, come si crea una struttura Covid priva di personale dedicato? Qui la soluzione improvvisata quanto spaventosamente improvvida si risolve con una genialata, non si apre il reparto medicina, che tutti attendevano, e gli otto medici vengono trasferiti tutti al reparto Covid. Ma i pneumologi e gli infettivologi, il personale qualificato dov’è? Anche se per i pazienti che riceve sembra più una RCA che un reparto covid 19.
Altro aspetto grave di questa situazione è che al declino in cui è scivolato il presidio di Sciacca da quando non è più Azienda Ospedaliera si è aggiunta la sfiducia, l’ansia e la condizione psicologica che colpisce tutti, sia i cittadini che disertano cure urgenti e necessarie come le oncologiche, cardiologiche, dialisi,, ma in generale di tutto l’ospedale, sia il personale sanitario in tutte le sue componenti, ai quali, per assurdo è impedito protestare pubblicamente il loro disagio e le legittime e obiettive preoccupazioni.
Terme chiuse, pensionato Perriera mai aperto, Ospedale Giovanni XXIII° verso la chiusura. In sintesi, assistenza sanitaria scomparsa”.

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