Prg, Monte Bono e Milioti contro Mizzica: “Vergognoso accostare il sacco di Palermo alle controdeduzioni del centrodestra”


“Si sono destati!”. Vogliamo cosi iniziare il nostro intervento di replica al Consigliere Comunale del Movimento “Mizzica” Fabio Termine, a seguito dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa subito dopo la conferenza stampa promossa, dal medesimo movimento, nella giornata di sabato mattina scorso. Sono i consiglieri Salvatore Monte, Giuseppe Milioti e Calogero Bono ad intervenire dopo le dichiarazioni di Termine del movimento Mizzica.

“Troviamo inopportuna la critica a quei consiglieri del centro destra mossa a seguito di una serie di proposte di pubblica utilità avanzate nel corso dell’ultimo consiglio comunale e, continuiamo a pensarlo, utili allo sviluppo dell’edilizia turistica e popolare di cui la città continua ad avere necessità. Dispiace dover evidenziare come il buon Termine, conoscitore in anteprima di ciò che il centro destra stava portando avanti in termini di controdeduzioni al parere del CRU, non abbia proferito parola alcuna durante la conferenza dei capigruppo che ha anticipato il consiglio comunale di giovedi scorso. Probabilmente non si era ancora confrontato con i suoi compagni di movimento cosi da produrre una riflessione o una considerazione seria ed articolata da poter esternare nel corso della seduta. Sono dovute trascorrere ben 48 ore per conoscere, fuori dal luogo deputato e priva di qualsivoglia contradditorio, l’opinione dei componenti del movimento Mizzica. L’esternazione di valide opinioni e o considerazioni è legittima ed opportuna se costruttiva, argomentata e, soprattutto, capace di innescare un dibattito utile anche all’intera città.
Invece, le dichiarazioni offensive di Termine hanno finalmente accesso l’attenzione su alcuni aspetti di rilevante importanza:
a) Dopo aver collaborato, sotto traccia, con l’amministrazione comunale nell’ambito di diverse iniziative, l’attenzione del movimento “Mizzica”, nei confronti dell’operato Valenti, è calata di botto facendo emergere differenti comportamenti di critica rispetto a quando, in passato, altri assessori della giunta Valenti si trovavano al comando di importanti assessorati del governo cittadino;
b) E’ dunque iniziata la campagna elettorale ed infatti, consapevoli che il prossimo nemico che si troveranno di fronte non sarà più il centro sinistra dichiarano guerra ed attaccano apertamente il centro destra aprendo, probabilmente, scenari che potrebbero riavvicinarli al centro sinistra, a quel centro sinistra dapprima criticato giornalmente e poi lasciato in silenzio nel più totale strategico anonimato.
c) Se il centro destra, a detta di chi vive il Movimento Mizzica, vuol guardare ad una città anni ’50 o ’60 sarebbe opportuno evidenziare che all’interno del loro movimento non esistono “verginelli” della politica locale; provengono, in molti, dal centro sinistra, dalla sinistra giovanile che li ha forgiati ad essere belligeranti ed irrispettosi degli altri. La purezza del loro progetto politico è un lontano ricordo; loro, come tutti, sono parte di una partita politica che va avanti da anni.
d) E’ deplorevole e vergognoso accostare la presentazione, da parte del centro destra delle controdeduzioni al parere del CRU, al famigerato sacco di Palermo . Termine dovrebbe ripassare la storia, comprendere le parole che ha pronunciato e chiedere pubbliche scuse a chi è stato violentemente offeso. Nessuno di noi, caro consigliere Termine, ha rapporti con la Mafia e con la speculazione edilizia legata, appunto, alla Mafia cosi come avvenne durante il sacco di Palermo. Si vergogni. Le sue dichiarazioni ledono prepotentemente l’immagine di una parte del consiglio comunale, dei consiglieri comunali, della città e chi, come l’ex Assessore Ignazio Bivona, si è recato in tv ad esternare una educatissima libera opinione”.
“Se si vuol fare populismo – concludono – lo si faccia senza offendere nessuno, senza adombrare buie pagine della storia della nostra regione, paragonandole bruscamente con quello che è successo qualche sera fa in consiglio comunale.
Le sue accuse, caro Consigliere Termine, vengono rispedite al mittente ma, è opportuno dirlo, saranno attentamente valutate per la loro assoluta gravità”.

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