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Nel processo di mafia a Burgio e Lucca citati 60 testi tra pm e difese

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Sono una sessantina i testi citati tra pm e difese e due udienze già fissate, la prima, il 22 maggio, per constatare lo stato dei lavori dei quattro periti nominati per le trascrizioni, e la seconda, il 27 giugno, per l’esame dei periti. E’ così nel processo di mafia scaturito dall’indagine coordinata dalla Dda di Palermo svolta a Burgio, Lucca Sicula e Villafranca Sicula. Lo ha stabilito il collegio presieduto dal giudice Antonino Cucinella.

A giudizio con il rito ordinario Salvatore Imbornone, di 64 anni, di Lucca Sicula, ritenuto il reggente del mandamento mafioso di Lucca Sicula e Ribera; Nicolò Riggio, di 58, di Burgio; Antonio Perricone, di 53, di Lucca Sicula; Francesco Caramazza, 51, di Favara, e Giuseppe Maurello, 54, di Lucca Sicula. In questo processo è imputato, per favoreggiamento, anche Gabriele Mirabella, di 38 anni, di Lucca Sicula.

Le intercettazioni rappresentano il pilastro del processo e il collegio, accogliendo un’eccezione della difesa, ha stabilito che le trascrizioni verranno effettuate dalle registrazioni senza tenere conto dei brogliacci. L’eccezione è stata sollevata dall’avvocato Vincenzo Castellano e assume un rilievo per l’attribuzione delle voci.

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