L’ex assessore Salvatore Monte firma come attore, regista, direttore artistico ed organizzatore di eventi, la nota con la quale boccia totalmente l’idea perseguita dall’amministrazione comunale di Sciacca e approdata con un progetto al Genio Civile e dunque in Regione, di un finanziamento di oltre un milione di euro per allestire una sala convegno all’interno del Samona’
“Non è una battaglia – scrive – per la quale deporrò mai le armi. Continuo ad apprendere dalla stampa le News riguardanti i lavori relativi al teatro Samonà di Sciacca; notizie che profumano un po’ di“Teatro dell’assurdo” e, forse, di un po’ di sano spreco. Ebbene sì, perché è uno spreco, a parer mio, investire vagonate di denaro pubblico per realizzare una nuova sala convegni all’interno del teatro anziché rendere maggiormente fruibile la grande sala con il tanto auspicato ampliamento del palcoscenico”. Che senso ha realizzare una sala da 80 posti? “Sciacca città dei convegni”, se è questo l’obiettivo da raggiungere basta dirlo e non parlare più di teatro in quanto tale. Non ha senso alcuno tralasciare l’esigenza, vera e reale, di abbattere un muro e creare una scatola scenica, isolata dai corpi non utilizzati del teatro, così da garantire uno spazio utile alle messe in scena ed agli allestimenti. Ma chi coordina queste iniziative? Chi tutela la finalità madre di quel luogo deputato alle piece?”
Secondo l’ex assessore bisognerebbe fermare tutto: “A questo punto- aggiunge – stoppare tutto potrebbe rappresentare una decisione saggia, destinando così le somme alla manutenzione straordinaria ed alla riapertura del teatro con la sala grande ed il piccolo palcoscenico nell’attesa che vi siano somme utili disponibili per: a) abbattere il muro, b)creare una scatola scenica c)armare la torre scenica, d)realizzare un impianto luci base ed una graticcia utile al montaggio delle scene, e)ipotizzare la realizzazione del sipario di ferro (tagliafuoco).
Le passerelle della politica e degli alti funzionari ci stanno ma devono essere funzionali ed utili alla collettività. Condividere con gli esperti del settore le scelte da approntare rappresenterebbe un grande gesto di apertura verso un mondo che, oggi più che mai, sta terribilmente soffrendo. Realizzare una ulteriore sala convegni è inutile. La città di Sciacca gode, già, di alcuni spazi dediti a questo: ex convento San Francesco (due sale) – Sala Blasco del Comune di Sciacca- Sala convegni complesso monumentale Sant’Anna – Biblioteca monumentale comunale – multisala Badia Grande – ex chiesa di Santa Margherita (sarà presto sede di un auditorium). Le sedi elencate soddisfano alla grande il numeroso pubblico della convegnistica e della tanto di moda “presentazione di libri”.
“Spazio – conclude – adesso al teatro, alla musica. C’è tanto bisogno di dare voce alla arti performative”.