“Una situazione intollerabile”. È quanto ha detto il sindaco Francesca Valenti dopo la notizia del ridimensionamento del numero dei medici nell’area di emergenza dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca e la segnalazione di altri problemi nella struttura di contrada Seniazza. “Convocherò al Comune – annuncia il sindaco Francesca Valenti – i vertici provinciali dell’Asp e chi ha la gestione diretta dell’ospedale, per capire qual è l’attuale situazione, cosa si prospetta e, soprattutto, cosa la direzione dell’Azienda Sanitaria intende fare nell’immediato per porre rimedio all’emergenza della carenza d’organico a cui si andrà incontro con la partenza di due medici verso altri ospedali. L’Asp non può lasciare il presidio di Sciacca con un numero inadeguato di medici. È intollerabile che si mortifichi la sanità di Sciacca e del territorio con il venir meno di professionalità. La direzione deve rassicurare le istituzioni e la città sul mantenimento della qualità dei servizi e sul corretto funzionamento della struttura”. Sempre oggi sul tema anche il Comitato civico per la Sanità, che ieri ha rinnovato i suoi organismi. Portavoce ancora Ignazio Cucchiara. Al quale risulta che il commissario straordinario dell’Asp Gervasio Venuti ha disposto lo scorrimento di una graduatoria per il reclutamento di medici che risale al 2005, con l’intento di individuare 8 medici da spalmare nelle cinque realtà ospedaliere provinciali. Difficile che di quella graduatoria di ben 12 anni fa ci siano ancora professionisti che possano ambire ad un incarico da queste parti. In ogni caso Cucchiara ha chiesto a Francesca Valenti di visitare l’ospedale almeno ogni 15 giorni, per rendersi conto di persona della gravissima situazione in cui si viene a trovare il presidio saccense.