Era accusata di avere percepito il reddito di cittadinanza non avendo comunicato all’Inps che il numero dei componenti del suo nucleo familiare era cambiato perché uno di questi, in quel periodo, era stato tratto in arresto.
Il Tribunale di Sciacca, in composizione collegiale, ha condannato a 10 mesi di reclusione con pena sospesa Rosa Bono, di 73 anni, di Ribera. La vicenda per la quale si è celebrato il processo al Tribunale di Sciacca si riferisce al 2019 e la somma complessiva riguardante il beneficio che era di 5.434 euro.
La difesa della donna, con l’avvocato Francesco Di Giovanna, ha sostenuto che non c’è stato dolo e che il componente del nucleo familiare, sebbene tratto in arresto, era rimasto residente e componente dello stesso nucleo. Inoltre, che, in ogni caso, secondo quanto evidenziato dall’avvocato Francesco Di Giovanna che impugnerà la sentenza, l’anziana avrebbe potuto ricevere il beneficio del reddito di cittadinanza, mantenendo i requisiti necessari. Il Tribunale di Sciacca ha concesso le attenuanti generiche.