Riapre dopo oltre 60 anni a Sciacca la chiesa di Santa Maria dello Spasimo, fu anche sede della Corte di Assise

E’ chiusa da oltre 60 anni dopo avere ospitato una sezione distaccata della Corte di Assise di Agrigento. Molti saccensi non sono mai entrati nella chiesa di Santa Maria dello Spasimo e il 2 ottobre prossimo avranno la possibilità di farlo in occasione delle Vie dei Tesori.

Una novità per Sciacca resa possibile dell’intervento del Comune e in particolare del vicesindaco e assessore alla Cultura, Gisella Mondino, che, ottenute tutte le autorizzazioni necessarie, compresa quella del Fec, ha dato il via libera all’iniziativa.

Tanti hanno solo sentito parlare della Corte di Assise a Sciacca e adesso potranno visitare il luogo “che stiamo rendendo disponibile – dice Gisella Mondino – grazie alla collaborazione di volontari impegnati nelle pulizie”. Tra questi Pippo Cattano, Lillo Cantone ed Anthony Bentivegna, saccensi particolarmente impegnati per la valorizzazione dei beni culturali di Sciacca.

“Il monastero fu fondato dalla moglie di Francesco Fazello, donna Antonella Beagna, e dai nipoti Pietro Manno e Girolamo Randazzo che su consiglio del famoso storico domenicano Tommaso Fazello, decisero di utilizzare l’eredità del marito e zio morto senza eredi diretti. Per la costruzione del monastero, destinato alle suore della Regola di Santa Caterina da Siena, essi donarono anche la grande casa che era stata dei Fazello. Edificio che in pochi mesi fu riadattato e che le monache poterono abitare già dal 1532”. Lo scrive Letizia Bilello in Voci di Città, ed aggiunge: “Successivamente alla soppressione degli ordini religiosi del 1866, il monastero venne trasformato in parte in case di civile abitazione e in parte destinato a caserma prima e a scuola elementare poi. Il complesso conserva motivi gotico-catalani con due finestre bifore. Sul capitello di una colonnina compare lo stemma di una famiglia nobile, a cui si pensa appartenesse l’edificio prima di entrare in possesso dei Fazello, dal momento che essa non era blasonata. Tra le due bifore si apre una finestra con gli stipiti formati da doppie colonnine finemente sagomate. La chiesa, inizialmente piccolina, fu ampliata nel 1632, ma la forma più elegante si fa risalire al 1856-57, quando venne arricchita da eleganti stucchi”. La chiesa fu successivamente trasformata in Corte di Assise.

Nella foto, Cattano, Bentivegna e Cantone al lavoro per la pulizia della chiesa

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