La pena inflitta a due riberesi è stata largamente inferiore rispetto alle richieste dell’accusa e, infatti, dopo il verdetto, emesso dal gup del Tribunale di Termine Imerese, i due sono stati rimessi in libertà, uno ha lasciato i domiciliari e un altro il carcere.
Il giudice ha riconosciuto il fatto di lieve entità e condannato a 8 mesi di reclusione e 1200 euro di multa Marco Ferraro, di 26 anni, di Ribera. Un anno per Ajmen Mahioub, di 29, tunisino, residente a Ribera.
I due erano stati arrestati dalla polizia stradale per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, 20 grammi di cocaina. Ferraro, per il quale è stata disposta la sospensione della pena, ha lasciato la comunità nella quale si trovava ai domiciliari, e il tunisino il carcere nel quale era ristretto.
Sono stati giudicati, con il rito abbreviato, dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Termini Imerese Gregorio Balsamo. Marco Ferraro è assistito dall’avvocato Fabio Inglima Modica e Ajmen Mahioub dall’avvocato Giovanni Forte. Il primo aveva chiesto l’assoluzione sostenendo l’uso personale della sostanza da parte del suo cliente ed escludendo ogni ipotesi di spaccio. Anche l’avvocato Forte aveva chiesto l’assoluzione del proprio assistito che ha negato di sapere della presenza della droga sull’auto sulla quale viaggiavano i due. Per Ferraro il pubblico ministero aveva chiesto 4 anni di reclusione e per il tunisino 6 anni e 8 mesi.
I due viaggiavano a bordo di una Fiat Panda che è stata fermata, il 10 marzo scorso, dalla Polizia stradale nella frazione di Buonfornello, in territorio di Campofelice di Roccella. La perquisizione ha consentito poi di trovare la droga nascosta all’interno del passaruota posteriore.
Nella foto, gli avvocati Forte e Modica Inglima