In questi giorni, a Ribera l’amministrazione comunale ha deciso di provvedere ad una ridistribuzione di alcune panchine a Seccagrande. La scelta ha innescato la polemica politica dopo l’intervento dell’ex sindaco Carlo Pace che ha condannato la decisione scendendo a difesa dei giovani che spesso si ritrovano proprio lungo le panchine della località balneare.
“Apprendo – ha scritto Pace sui social – di decisioni improbabili e apparentemente senza senso, che hanno il sapore di voler accontentare i capricci di qualche amico e punire ancora una volta i nostri giovani.
Non ci meravigliamo però se poi li sappiamo in auto, motorini in luoghi angusti e pericolosi. Lasciamo esprimere i nostri giovani, sono la parte più bella di noi”. Non è tardata la replica dell’assessore Leonardo Augello che in una nota stampa precisa: “Devo purtroppo registrare – scrive l’amministratore – che, con questa scusa, qualcuno ha voluto innescare l’ennesima sterile quanto faziosa polemica: a questi rispondo che l’Amministrazione non vuole limitare la libertà di alcuno, ma piuttosto (dopo anni di sfacelo e degrado) sta faticosamente cercando di rendere più accoglienti e gradevoli le aree pubbliche frequentate da tutti.
Nel chiarire che gli eventi spiacevoli accaduti nelle scorse settimane (anche alcuni gravi atti vandalici) non sono e non saranno motivo di rimozione delle panchine dalla zona dei campetti, confermo che nessuna panchina verrà rimossa, ne quelle lungo le fermate del bus, né quelle nelle aree meta dei giovanissimi, né quelle lungo la camminata che dal lungomare porta verso la foce del magazzolo, né quelle in zona corvo.
Ci tengo a precisare che la città è dei giovani, tanto quanto degli adulti e degli anziani: l’utilizzo di una panchina o di una area pubblica non ha esclusive, esiste per un giovane così come esiste per un adulto.
Mi chiedo quando dovrà avere fine il clima da “tifosi” (soprattutto con polemiche orchestrate sui social da parte di qualcuno che non ha ancora digerito la nostra elezione) che purtroppo ho registrato sin dal nostro insediamento; fare politica esasperata e divisiva, in un periodo storico in cui invece abbiamo bisogno di unità per affrontare i gravi problemi sociali ed economici acuiti dalla pandemia, non farà crescere il nostro paese.
A chi ancora oggi fa demagogia per cercare facili applausi o like, dico che semmai dovrebbe iniziare a mostrare, se mai ne fosse capace, maggiore responsabilità e fare appello al rispetto del senso civico da parte di tutti; ricordo che la libertà dei giovani deve avere un limite invalicabile nel rispetto delle regole, delle cose e soprattutto della dignità altrui: queste sono le basi della civile convivenza, che qualcuno evidentemente sconosce.
Con buona pace di qualcuno, chiunque guardi la situazione con obiettività non può non accorgersi della situazione di totale degrado e abbandono che abbiamo ereditato, della critica situazione finanziaria del Comune e dei tanti malfunzionamenti della macchina comunale: siamo al lavoro da pochi mesi, e stiamo faticosamente cercando di invertire la rotta, anche e soprattutto chiedendo la collaborazione dei concittadini (la ripiantumazione del lungomare, come la sistemazione delle panchine, sono piccoli ma significativi esempi).
Questa Amministrazione non opera scelte nell’interesse di qualche amico, ma in quello supremo di tutta la città: allora ben vengano le critiche, ma purché siano costruttive e realmente finalizzate al miglioramento della nostra Ribera”.