“Se ci fosse stato il Piano Aro in vigore, quello che è successo a Pasqua (città impresentabile, invasa dai rifiuti) non si sarebbe verificato”. È questo il refrain che l’Amministrazione Di Paola ripete da tempo, e che non ha mancato di rilanciare ancora una volta, spiegando così l’ennesimo disservizio, quello che ha fatto vergognare tutti, non solo Antonio Mangia, non solo Fabrizio Di Paola. Ecco, forse è il caso che a questo punto lo si faccia entrare in vigore, questo benedetto piano Aro. Quel piano Aro da cui ci si aspettano miracoli e che ha già registrato l’affidamento in appalto ad una società privata. Insomma: basta temporeggiare, proviamolo questo nuovo sistema che, a detta dell’Amministrazione, dovrebbe risolvere tutti i problemi. E, per favore, basta con la dietrologia, con quello che è stato, soprattutto basta con quello che sarebbe stato se si fosse fatta una scelta piuttosto che un’altra. Basta con i ricorsi al Tar, con le polemiche, con i rimpalli di responsabilità. Basta anche con le previsioni funeste sui costi che rischiano di aumentare. Chi vivrà vedrà, a tempo debito faremo le opportune verifiche, e magari tireremo le somme, distribuendo (se sarà il caso) anche le responsabilità politiche. Ma, per favore, togliamoci di torno questo dibattito infinito, perché occorre capire che bisogna andare avanti, anche accettando scelte che forse non ci convincono del tutto. In definitiva: facciamo tutto quello che è necessario fare per evitare che questa città faccia in futuro nuove simili figuracce. Perché non è assolutamente accettabile dare, a chi sceglie Sciacca, il biglietto da visita che abbiamo dato nei giorni di Pasqua ai turisti (e non solo a loro) di Sciaccamare. E perché non è più accettabile che i comuni che non pagano Sogeir debbano causare simili conseguenze a quelli che invece fanno regolarmente il loro dovere. Costringendo i lavoratori a minacciare scioperi continui per poter intascare i loro soldi. Mettiamo pure alla prova questo “Piano Aro dei miracoli”, e occupiamoci anche d’altro.