Il gup del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, ha disposto il rinvio a giudizio di un trentenne saccense accusato di detenzione di cocaina all’interno della propria abitazione, maltrattamenti e violenza sessuale ai danni della compagna.
Nel corso dell’udienza preliminare la difesa, con l’avvocato Enrico Di Benedetto, ha sollevato una questione relativa alla utilizzabilità dei documenti relativi all’arresto dell’imputato. Basandosi su una pronuncia della Cassazione, che ha accolto il suo ricorso, non convalidando l’arresto, l’avvocato Di Benedetto ha sollevato la questione relativa alla impossibilità di considerare un arresto in flagranza o quasi flagranza di reato sulla base delle sole dichiarazioni della persona offesa.
La Cassazione ha accolto le sue richieste ed annullato senza rinvio l’ordinanza di convalida dell’arresto che era stata emessa dal gip. In sede di udienza preliminare il pm chiesto di espungere dal fascicolo, a seguito di eccezione della difesa, la convalida dell’arresto ed il relativo verbale. La difesa chiedeva l’inutilizzabilità anche di altri documenti. Prima del pronunciamento della Cassazione è stato Tribunale del Riesame di Palermo ad annullare l’arresto del trentenne che avrebbe detenuto nella propria abitazione circa 44 grammi di cocaina, parte dei quali occultati all’interno di un peluche e anche di contenitori di mentine. I maltrattamenti, secondo l’accusa, sarebbero consistiti in percosse e minacce di morte per un lungo periodo, oltre tre anni. Al trentenne vengono contestati due episodi in cui avrebbe costretto la donna a subire rapporti sessuali.