Dovrà rispondere di furto aggravato il trentanovenne saccense Antonio Motisi, arrestato la scorsa notte dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sciacca. L’uomo avrebbe agito tra le corsie dell’ospedale Giovanni Paolo II. I militari sono intervenuti a seguito di una richiesta di pronto intervento presso il reparto di cardiologia, individuando e bloccando il trentanovenne mentre stava già tentando di dileguarsi. Motisi era in possesso di di una bomboletta spray di profumo appena asportata dalla camera di una degente. L’uomo è accusato anche di avere scassinato ben 17 armadietti, di quelli utilizzati dal personale di servizio dell’ospedale, impossessandosi del portafoglio di una degente. I militari inoltre hanno rinvenuto un monitor speciale per apparati operatori, già nascosto all’interno di una scatola vicino al centralino, pronto per essere portato via da Motisi. Il monitor in questione, dopo il previsto riconoscimento da parte del personale addetto, è stato riconsegnato al reparto di chirurgia generale. Nelle ultime settimane presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca, erano già stati perpetrati diversi furti tra cui quello di una costosa telecamera utilizzata per la laparoscopia del valore di circa 20.000 euro. Al fine di evitare e prevenire ulteriori episodi delittuosi, già da qualche giorno, la compagnia carabinieri di Sciacca, aveva intensificato i controlli del territorio, anche mediante l’utilizzo di auto “civetta” nei pressi dell’ospedale. L’arrestato è stato tradotto, su disposizione delle locale Procura della Repubblica, presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.