La carne all’interno della quale è stato inserito il veleno per uccidere due cani in contrada Muciare non è stata pagata. E’ quanto emerge dalle indagini svolte dalla Procura della Repubblica di Sciacca. Per uccidere gli ultimi animali è stato utilizzato il “Metomyl”, un insetticida impiegato in agricoltura che se ingerito risulta altamente tossico. E’ un prodotto diverso rispetto a quello impiegato per il primo avvelenamento. Anche questo è un nuovo particolare emerso dalle indagini e in particolare dagli accertamenti eseguiti dall’Istituto Zooprofilattico di Palermo. Vicino alla carta da macelleria rinvenuta in contrada Muciare c’era un biglietto che viene fornito al banco salumi e carni dopo avere ritirato la merce e che deve essere presentato alla cassa per pagare. A quel biglietto, attraverso il codice riportato, non corrisponde alcun successivo pagamento. Chi ha acquistato la carne non è passato poi dalla cassa a pagare. L’esercizio commerciale, a quanto pare, non disponeva di telecamere in grado di filmare la persona che ha preso la merce. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Michele Marrone, continuano e potrebbero portare presto ad importanti sviluppi.