Sono 29 i natanti della flotta di Sciacca che effettuano il fermo di pesca. Il numero si avvicina alla metà di quelli esercitano la pesca a strascico. Beneficiano della possibilità di effettuare il fermo per un mese in attesa che il prezzo del gasolio, che ieri era un euro e due centesimi al litro, diminuisca. Per il primo trimestre dell’anno c’è stato un abbattimento del 20 per cento nella fatturazione a rimborso su quanto già pagato. Dal primo aprile è tornato a prezzo pieno, ma il vero problema sarà al termine dei 30 giorni del fermo di pesca. “Svolgere l’attività con l’attuale costo non è possibile”, sostengono gli operatori del settore. Fino a poco tempo fa il prezzo del gasolio per la pesca era di 69 centesimi al litro. Le barche che esercitano la pesca a strascico a Sciacca sono una settantina, mentre tutto il resto, fino a poco più di cento unità, appartengono agli altri settori.