Nelle stesse ore in cui si è appreso che i cani avvelenati la notte scorsa a Muciare sarebbero almeno una trentina, suscita curiosità che sul tema sia intervenuto, questa sera, il presidente della Regione Nello Musumeci, a giudizio del quale “siamo di fronte ad un atto di grave inciviltà che – sostiene il Governatore – merita la condanna di tutti. Amare un animale d’affezione – aggiunge Musumeci – non è un dovere, ma rispettarlo sì. Confidiamo nel lavoro degli inquirenti e, ove venissero individuati gli autori del vile gesto, il governo della Regione non esiterebbe a costituirsi parte civile nei relativi giudizi. Al tempo stesso – ragiona il capo di Palazzo d’Orleans – non può eludersi il fatto che questa triste vicenda ponga l’accento sul dilagante fenomeno del randagismo in Sicilia. Servono iniziative, anche legislative, immediate e risolutive”. Musumeci fa sapere di avere fissato, per la prossima settimana, un incontro con le autorità veterinarie regionali e con le rappresentative associazioni di volontariato per trovare soluzioni condivise”. Nel frattempo l’assessore Paolo Mandracchia e il sindaco Francesca Valenti hanno firmato un’ordinanza che prevede sia la rimozione delle carcasse di cani che si sono accumulate a Muciare, sia la collocazione di avvisi nella zona che mettono in guardia rispetto al pericolo che siano ancora presenti altre polpette avvelenate.