Per inaugurarlo ci sono voluti quarant’anni, resta da chiedersi adesso, quanto ci vorrà per utilizzarlo. Il teatro popolare di Sciacca resta incompiuto nonostante nell’aprile 2015 venne inaugurato in occasione di un convegno del Rotary Club, ma il Samonà da allora, ha ospitato davvero pochissimi spettacoli.
Costi di gestione esorbitanti, un palcoscenico ridotto e il mancato collaudo dell’altra metà dei posti a sedere del piano superiore: hanno, in pratica, fatto del Samonà un teatro finito soltanto sulla carta, ma che la città non ha mai considerato come tale.
Mentre altri teatri del circondario negli ultimi tempi, danno i segnali di una forte ripresa dopo un periodo di crisi generale, come il teatro Luigi Pirandello di Agrigento, ad esempio, che per l’inizio della nuova stagione 2017/2018 ha già staccato 700 abbonamenti dimostrando di essere in salute e piazzandosi dopo il “Biondo” di Palermo e fra i primi del Sud Italia, o ancora il piccolo teatro “L’Idea” di Sambuca di Sicilia riesce a garantire sempre la sua stagione di spettacoli, il Samonà di Sciacca resta quella colata di cemento armato che per quaranta anni ha rappresentato l’immobilismo della regione.
Quando a tagliare il nastro nell’aprile del 2015, arrivò il ministro Angelino Alfano, allora dichiarò: “Sono sicuro – aveva ammesso Alfano – che il Comune di Sciacca riuscirà a far tenere aperto questo teatro, scongiurando il rischio che quella di oggi pomeriggio sia stata un’apertura spot”.
Timido il tentativo-esperimento del precedente assessore Salvatore Monte di aprirlo al pubblico e alla fruizione con qualche spettacolo. Da due anni, il teatro che è di proprietà della Regione tramite una convenzione, è affidato al Comune di Sciacca che in cambio provvede alla sua custodia e manutenzione. Impossibile conoscere, i costi di gestione in carico al Comune per l’immobile fino ad oggi. I piani di marketing o di rilancio per la struttura: sono rimasti solo punti nei programmi elettorali.
I lavori di adeguamento del suo palcoscenico che, la Regione doveva aver già avviato e completato, di mese in mese, sono stati rimandati. Il teatro resta un enorme contenitore da 1200 posti a sedere con un palchetto da dieci metri quadri e con un muro che delimita l’altra metà del palco.
Il teatro sorge nella stessa zona del parco termale, a pochi metri da quei beni che la scorsa settimana la Regione Sicilia ha deciso di concedere al Comune di Sciacca e dei quali adesso è in atto un vivace dibattito per il loro rilancio mentre il Samonà resta lì all’ombra della sua mastodontica struttura.
Il teatro, pare non essere neanche nei pensieri della nuova amministrazione comunale che finora, non ha ancora mai utilizzato il teatro e mai comunicato esattamente cosa vuol farne.