Il Tribunale di Sciacca lo aveva condannato a un anno di reclusione. La Corte di Appello di Palermo, riformando la sentenza, ha assolto per non avere commesso il fatto Vincenzo Tolomeo, di 68 anni, di Palermo, dipendente di banca in pensione. I fatti risalgono al maggio del 2016 quando alla filiale di una banca, a Santa Margherita Belice, era pervenuta una lettera anonima contenente minacce nei confronti dell’allora direttore.
“Prendi la Panda e ritorna ad Alcamo o sei morto”. Così si concludeva la lettera. Il Tribunale di Sciacca riteneva che il Tolomeo fosse l’estensore dell’anonimo e per questo lo ha condannato nel primo grado di giudizio. La Corte di Appello ha rinnovato la consulenza grafologica cui si è sottoposto Tolomeo. A seguito di articolata discussione la terza sezione penale della Corte di Appello di Palermo ha assolto Tolomeo per non aver commesso il fatto, revocando anche le statuizioni in favore della parte civile costituita.
“È finito un incubo per il mio assistito”, ha commentato l’avvocato Antonino Augello, che ha difeso Tolomeo nei due gradi di giudizio ottenendo adesso la sentenza di assoluzione per non avere commesso il fatto con revoca delle statuizioni in favore della parte civile.