Sciacca attanagliata dalla crisi idrica, l’unione dei Comitati si rivolge al Prefetto

Situazione non più sotto controllo a Sciacca dal punto di vista idrico. Sono sempre di più le zone a secco a causa della mancata erogazione, turni slittati e cittadini che reclamano il servizio sostitutivo con autobotte che ormai non riesce più ad essere solerte. Si parla di settimane di attesa per avere il rifornimento. Gli stessi autobottisti riferiscono del caos in cui sono costretti ad operare e spesso proprio i trasportatori privati diventono lo sfogo dei cittadini esasperati. Intanto, oggi l’Unione dei Comitati dei Quartieri di Sciacca con una missiva si rivolge al Prefetto facendosi portavoce del disagio di tutti i cittadini rappresentati, circa 25.000 avendo anche raccolto la voce degli Amministratori di condominio della città.

“Dopo la riunione – scrive l’Unione presieduta da Giusy Corbo al Prefetto – svoltasi nell’aula consiliare tra gli scriventi, l’amministrazione e i rappresentanti di Aica, non avendo ad oggi potuto verificare alcun miglioramento nelle inefficienze dannose della gestione idrica già sottoposte al Sindaco ed ad Aica, non avendo avuto risposta ad alcuni degli interrogativi proposti in tale
adunanza, preoccupati dall’ingravescenza della situazione che si sta venendo a creare, con gravi problemi di ordine pubblico, ribadiamo e chiediamo, anche a S.E. il Prefetto un incontro urgentissimo sui punti sviluppati
e contestati: in merito al sistema di approvigionamento mediante autobotti private che in una prima fase era un sistema sostitutivo, oggi per alcuni quartieri è diventato la regola,
stante che, anche dopo un fine turno di erogazione di zona, non si riesce ad approvvigionare le utenze. A tal
proposito e visto ormai la frequenza settimanale con cui interi quartieri “debbono” rifornirsi con tale unica
modalità, si contesta che il costo del servizio trasporto acqua tramite autobotte è divenuto ormai
spropositato e non più sostenibile dalle famiglie, (attualmente un‘autobotte da 8mc. costa €100.00, escluso
il costo di approvvigionamento idrico che sarà fatturato da AICA in bolletta). Detti costi devono essere pagati
nell’immediato dagli utenti e solo successivamente l’AICA “dovrebbe” compensare in bolletta una parte. I
tempi e i modi degli eventuali rimborsi non sono noti e gli uffici preposti non sono in grado di fornire
informazioni.
Tale sistema è ormai fuori controllo, posto che si è in balia alla “volontà” dei trasportatori, non essendoci
certezze su liste di attesa, sui tempi della fornitura e, addirittura, ormai vi è chiaramente la probabilità di
alimentare un mercato “parallelo” che serve a scavalcare il sistema creato e a soddisfare le utenze non
approvvigionabili o con autobotti (vicoli stretti del centro storico, zone di montagna scoscese, piccoli
serbatoi) con pagamento che potrebbero essere esorbitanti.
La situazione è talmente grave che alle richieste telefoniche si risponde “Che non si può soddisfare la richiesta
prima di una o due settimane”.
Altra anomalia è che i trasportatori dei paesi limitrofi che effettuavano il servizio su Sciacca a soli 50 euro,
dopo tale protocollo, oggi si rifiutano di fornire acqua alla nostra città e non si comprende se “non vogliano”
o “non possano” entrare in città.
Tutto quanto manifestato DEVE essere oggetto di massima attenzione ed è necessario immediato intervento
correttivo da parte delle Autorità.
Problematiche tecniche per l’approvvigionamento ausiliario con autobotti private: dette modalità risultano lunghe e farraginose, soprattutto per i condomini, in quanto consistono nella
preventiva acquisizione di un codice (ODI) al punto di carico AICA, al fineTutto ciò comporta:

  • Il numero di emergenza predisposto da AICA risulta spesso e volentieri irraggiungibile o occupato;
  • La piattaforma telematica non sempre restituisce in tempi celeri il codice ODI necessario per poter
    caricare il mezzo;
  • Le suddette modalità di richiesta dell’ODI non generano nessun codice identificativo di riscontro che
    dia la tracciabilità e la garanzia dell’esito della richiesta;
  • Nei giorni festivi e prefestivi il servizio di richiesta ODI con piattaforma viene sospeso, per essere
    ripreso il Lunedi successivo;
  • Dette procedure pertanto non garantiscono che l’approvvigionamento avvenga in giornata con la
    conseguenza di non poter essere soddisfatto il fabbisogno degli utenti.
  • Turni di erogazione:
    A causa della frequenza con cui è capitato che siano stati rinviati o ridotti i turni di erogazione da parte di
    AICA, nel rifornire la cittadinanza tramite normale turnazione del servizio idrico, il servizio di
    approvvigionamento con autobotte è diventato il principale modo per rifornire alcune zone della città, si
    chiede che venga recepito il Vademecum per i sindaci messo a punto dal Dipartimento regionale della
    Protezione civile ( 22 luglio 2024), che già da mesi ha finanziato circa “140 interventi non infrastrutturali (tipo
    a) di riparazione di autobotti comunali e di acquisizione di ulteriori usate e nuove per circa 3,4 milioni di euro
    a valere su proprie risorse e su altre regionali e statali”.
    La turnazione dell’erogazione in città ormai è fuori controllo, da circa due mesi i turni saltano e vengono
    rinviati costantemente, i turni a volte risultano sul sito Aica con la dicitura “in corso” e in realtà non arriva
    acqua o talmente poca da soddisfare solo le prime utenze sulla condotta. Interi quartieri più periferici hanno
    in calendario ormai erogazioni a 10-12 giorni, anche questi regolarmente rinviati e spostati, e vi sono zone
    che non vedono acqua ormai da oltre un mese.
    E’ chiaro che tale gestione sia sotto l’aspetto pratico che sotto l’aspetto economico, oggi è fallimentare e non
    può continuare in tal senso con l’aggravio dei costi sui privati cittadini.
    Il Sindaco, quale massima autorità in materia di sanità e protezione civile e S.E. il Prefetto devono intervenire
    per tentare un riassetto di tale sistema, qualora non si ritenga possibile con gli strumenti attuali approntare
    delle situazioni immediate, si chiede che facciano da tramite per far intervenire la Protezione Civile su larga
    scala, anche con richiesta di autobotti dell’Esercito che potrebbero rifornire le utenze senza i costi che oggi
    si stanno affrontando.
  • Nuovi pozzi a Sciacca.
    E’ ormai notizia risaputa che a breve, si spera, sul territorio di Sciacca (Grattavoli) saranno attivi due nuovi
    pozzi, su tale nuova risorsa idrica il Sindaco ha già assunto un impegno con la cittadinanza, nel senso che la
    “maggior parte” di tale risorsa sarà trattenuta per le esigenze del territorio di Sciacca. Su tale promessa si
    chiede che S.E. il Prefetto possa fare da garante nelle sedi opportune (Ati, Aica e Sicil Acque) che andranno a
    decidere sui quantitativi di acqua da trattenere e da cedere.
    Perdite idriche.
    E’ fuori dubbio che una delle cause di questa crisi è anche, la presenza in tutta la ”rete” di innumerevoli
    perdite idriche.
    Con riferimento a quanto detto dal Sindaco nella lettera indirizzata ad AICA riguardo all’intervento
    tempestivo sulle perdite idriche, vorremmo conoscere esattamente quali azioni sono state svolte o si stanno per svolgere”.

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