Cronaca / Attualità

Sciacca, i quattro indagati per mafia si avvalgono della facoltà di non rispondere

I quattro indagati per associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione eseguita a Sciacca dalla guardia di finanza si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip del Tribunale di Palermo, Fabio Pilato, che ha disposto le misure cautelari riguardanti l’indagine coordinata dal procuratore Maurizio De Lucia e dall’aggiunto Sergio Demontis.

Interrogatorio di garanzia in carcere per Domenico Friscia, Domenico Maniscalco, Giuseppe Marciante e Michele Russo. Friscia è difeso dall’avvocato Teo Caldarone; Maniscalco dagli avvocati Giovanni Castronovo, Silvana Tortorici e Angelo Barone; Marciante dall’avvocato Vincenzo Castellano; Russo dagli avvocati Aldo Rossi e Michele Friscia

Domenico Friscia, secondo quanto emerso dalle indagini della Dda di Palermo, avrebbe “promosso, diretto e organizzato la famiglia mafiosa di Sciacca, in questo ruolo impartendo direttive, presiedendo riunioni e incontri con gli altri associati e gestendo tutte le relative attività e affari illeciti, assicurando il collegamento con altre articolazioni territoriali di cosa nostra e controllando le attività economiche sul territorio”.

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