Lo sciame sismico che ha colpito recentemente la zona del Belice ha portato alla luce il rischio sismico che interessa i comuni dell’Agrigentino, in particolare Menfi, Montevago e Santa Margherita Belice, tutti appartenenti alla zona 1, ad alto rischio sismico. Questo evento conferma la classificazione del territorio e sottolinea l’importanza di adottare misure preventive per garantire la sicurezza delle costruzioni. In questo contesto, il presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, Rino La Mendola, ha rilanciato l’idea di introdurre il fascicolo-fabbricato, un documento tecnico che potrebbe rappresentare un fondamentale strumento di monitoraggio per l’efficienza strutturale degli edifici, soprattutto quelli più vecchi.
La Zona Sismica dell’Agrigentino: un Rischio in Crescita
Il rischio sismico nel Belice, una delle aree più vulnerabili della Sicilia, è regolato da una serie di provvedimenti legislativi, come il decreto del dirigente generale del dipartimento della Protezione Civile n°64/S03 dell’11 marzo 2022. Secondo questo decreto, i comuni della zona occidentale della provincia, da Sciacca fino ad Agrigento, sono classificati a rischio medio-alto (zona 2), mentre i rimanenti comuni agrigentini ricadono in zone a rischio medio-basso (zona 3), ad eccezione di Lampedusa, che rientra in zona a bassa sismicità (zona 4). In tale scenario, l’introduzione di misure di prevenzione e monitoraggio per le strutture edilizie diventa una priorità assoluta. Gli ultimi eventi sismici hanno confermato la necessità di un sistema di sorveglianza costante, specialmente per gli edifici più vecchi e quelli ubicati nelle aree ad alto rischio.
Il Fascicolo-Fabbricato: uno Strumento Fondamentale per la Sicurezza Sismica
Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, ha evidenziato l’importanza di introdurre il fascicolo-fabbricato come strumento di monitoraggio. «L’introduzione di questo fascicolo garantirebbe un monitoraggio costante sulla resistenza al sisma e sulla sicurezza del nostro patrimonio edilizio esistente», afferma La Mendola. Questo fascicolo, gestito da un tecnico abilitato, sarebbe un documento che raccoglie tutte le informazioni tecniche riguardanti la resistenza sismica di ogni singolo edificio, comprese le verifiche periodiche e le prove sui materiali, offrendo una visione globale dello stato di salute strutturale dell’edificio.
La Sicurezza delle Costruzioni Recenti e la Manutenzione degli Edifici Esistenti
Secondo La Mendola, le costruzioni realizzate negli ultimi venti anni sono più sicure dal punto di vista sismico, grazie alle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) che sono state aggiornate più volte, con modifiche sostanziali nel 2005, 2008 e 2018. Queste norme hanno introdotto nuovi metodi di calcolo strutturale, che permettono di definire una sequenza di deformazioni in caso di sisma. Ciò garantisce che le travi cedano prima dei pilastri, dissipando l’energia sismica in modo più efficace e evitando il collasso dell’intera struttura. Inoltre, le costruzioni moderne sono progettate per avere una “vita nominale”, una durata prevista in cui l’edificio, se adeguatamente manutenuto, rimarrà sicuro e funzionale.Tuttavia, gran parte del patrimonio edilizio esistente nell’Agrigentino risale a periodi precedenti agli aggiornamenti normativi. Per questi edifici, spesso costruiti prima del 2005, l’introduzione di un sistema di monitoraggio regolare è fondamentale. L’idea del fascicolo-fabbricato, che comprende un manuale di manutenzione e le verifiche periodiche, è una proposta che mira a garantire la sicurezza di queste strutture, prevenendo rischi di crolli improvvisi, soprattutto in caso di terremoti.