“Mettere da parte le sigle di partito, è questa la metodologia necessaria da attuare per donare nuovo slancio alla nostra città. Sto osservando, con viva attenzione, le vicissitudini politiche saccensi che daranno il via, a breve, alla campagna elettorale per scegliere il nuovo governo cittadino. L’esigenza vera che occorre porsi davanti è la rinascita di questa città; esigenza che può prendere corpo solo se la progettualità messa in campo non è succube di dettati politici esterni. Via le sigle, via i simboli. Ci si riunisca sotto una sola effige che garantisca l’impegno ed il sacrificio per salvaguardare un territorio da troppo tempo abbandonato”. È il pensiero dell’ex parlamentare regionale di Sciacca Pippo Segreto che a pochi mesi dalla competizione amministrativa avanza una serie di proposte. Prima fra tutte quelle di “una coalizione composta da gente appassionata, capace di dedicarsi interamente, con una visione programmatica spalmata in dieci anni, a ricomporre i cocci di questa città e che voglia fare gli interessi della comunità e non la mera candidatura a sindaco fine a se stessa. Approfittare della grande opportunità legata al PNRR con i suoi fondi può rappresentare un’importante trampolino di lancio e di sviluppo. Più che di candidature a sindaco oggi occorre pensare ai programmi” . Per Segreto “è assolutamente necessario che ogni singolo candidato al consiglio comunale sia responsabilizzato a rendere note le proprie idee. Occorre rendere vive e protagoniste le personalità della società civile che credono ancora nello sviluppo Socio economico di questo importante territorio di cui facciamo parte. L’associazionismo, i comitati di quartiere e tutte quelle realtà attive in città, devono essere ascoltate e rese partecipi. Agli amici della politica locale chiedo di svestirsi da qualsivoglia casacca e guardare urgentemente alla stesura di punti programmatici condivisibili ed attuabili che guardino, con chiarezza, alle necessità del territorio. Dalla viabilità, alla problematica terme passando per le esigenze quotidiane di cui una città come Sciacca ha bisogno. Un programma chiaro, non utopistico e soprattutto sincero, dotato di scadenze e tempistiche puntuali legate alla risoluzione dei problemi. Il tempo dei sogni è ormai lontano”. Sui candidati a sindaco: “Tanti vorrebbero direttamente una candidatura a sindaco seppur privi di competenze ed esperienze specifiche; si parli piuttosto delle problematiche della città esprimendo le ipotesi di soluzione. La tematica più impellente è quella del ripristino dell’attività termale non trascurando un programma di ricerca delle acque perdute del bacino termale (acqua Santa – Fontana calda, Molinelli, ecc). Ritengo che qualsiasi bando che preveda la vendita o le rispettive concessioni di suddetti beni avvenga a titolo gratuito considerato il groppo investimento previsto per il recupero ed il ripristino degli impianti con l’opportuno controllo con gli organi di vigilanza preposti. Chi ha veramente a cuore le sorti di questa città si adoperi per portare avanti questi ed altri progetti, se ne ha veramente le competenze”.