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Sequestrati 2.400 litri di gasolio irregolare in una stazione di servizio nell’Agrigentino 

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Proseguono i controlli della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli nel settore della distribuzione di carburanti. Durante il mese di marzo, nell’ambito di una campagna congiunta di tutela e antifrode, sono stati ispezionati 26 impianti stradali nella provincia di Agrigento. L’attività ha avuto come obiettivo il contrasto alle frodi sulle accise e la verifica della qualità dei carburanti immessi in commercio.

I controlli hanno previsto il prelievo di campioni da tutti i serbatoi in uso, successivamente analizzati sul posto dal Laboratorio chimico mobile dell’Adm di Palermo. Proprio grazie a queste analisi è stato individuato un caso di gasolio per autotrazione non conforme, a causa di un punto di infiammabilità inferiore ai limiti di legge.

Secondo quanto accertato, il carburante presentava un livello di infiammabilità inferiore alla soglia minima di 55°C, parametro stabilito per garantire sicurezza nell’uso. Un’anomalia che, spiegano i tecnici, può essere causata dalla miscelazione illecita con solventi, benzine o oli esausti.

Oltre a violare la normativa fiscale, l’utilizzo di simili miscele rappresenta un rischio per la salute pubblica, incrementa l’inquinamento ambientale e può provocare gravi danni ai motori degli autoveicoli.

Il carburante irregolare, circa 2.400 litri, è stato sottoposto a sequestro preventivo. Il gestore dell’impianto coinvolto è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento con le ipotesi di reato di frode in commercio e sottrazione del prodotto all’accertamento dell’accisa.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Studia Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Nel 2022 entra a far parte della redazione di Risoluto.it.

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