Le risorse, 30 mila euro per l’acquisto di un pulmino, sono arrivate dalla Regione grazie a un’iniziativa dell’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, l’organizzazione è garantita dall’associazione “SolideAli” di Cammarata e dalla Caritas della parrocchia del Carmine di Sciacca. A beneficiarne i pazienti oncologici del territorio saccense. Tutti uniti in un progetto importante che garantisce il trasporto dei pazienti oncologici da Sciacca all’unità operativa di Radioperapia del San Giovanni di Dio di Agrigento. Sono un migliaio all’anno per le terapie necessarie secondo quanto riferito dai medici intervenuti a Sciacca all’inaugurazione del progetto.
E’ stato un emendamento alle variazioni di bilancio dell’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo a garantire i fondi necessari, 30 mila euro, per acquistare il pulmino. “Una risposta sanitaria al territorio – ha detto l’onorevole Margherita la Rocca – con i fondi necessari a garantire questo progetto, un ecografo alla casa della salute di Santa Margherita Belice e 50 mila euro per rendere più gradevole, togliendo infiltrazioni di acqua, una casa di riposo a Montevago”.
“Quando si lavora in sinergia si riesce ad essere efficienti ed efficaci”, ha affermato il vicario generale dell’Arcidiocesi di Agrigento, don Giuseppe Cumbo, che ha benedetto il pulmino. Il servizio navetta è stato voluto dal parroco del Carmine, don Luca Restivo, e sarà gestito dai volontari della Caritas parrocchiale.
“Adesso abbiamo una bellissima risorsa che permetterà ai nostri malati di questo territorio – ha detto l’oncologo Domenico Santangelo – di essere accompagnati presso l’unità operativa di Radioterapia di Agrigento. Stiamo cercando con il dottore Bono di ridurre la mobilità verso altri centri aumentando l’offerta e migliorando i servizi dell’Asp”.
Michele Bono, direttore della Radioterapia del San Giovanni di Dio di Agrigento, ha sottolineato che, nell’ambito di una nuova sinergia per la cura dei malati oncologici, “è stato aperto un ambulatorio presso l’ospedale di Sciacca, attivo ogni giovedì, nell’unita semplice dipartimentale di Oncologia, nel quale vengono valutati in sede multidisciplinare i casi da sottoporre eventualmente a trattamento nell’unità operativa complessa del presidio ospedaliero di Agrigento”.