Sono passati nove anni e tre amministrazioni comunali dal 2015 quando una rapina è stata messa a segno nell’abitazione di una giovane coppia, in contrada Fontana Calda. Determinati, da quel giorno, i residenti, guidati da Accursio Piro, avvocato, per rendere più sicura la zona. Hanno atteso tanto tempo, ma da ben quattro mesi può essere attivato in contrada Fontana Calda un impianto di videosorveglianza con ben otto telecamere, distribuite in quattro pali che garantiscono anche l’illuminazione della zona. Una telecamera rileva anche il numero di targa dei mezzi in transito. Tutto questo è fermo perchè il comitato attende che il Comune di Sciacca prenda in consegna l’impianto e lo attivi.
L’apporto del comitato di quartiere, che, intanto, è stato costituito, è risultato determinante anche per promuovere una raccolta di fondi tra i residenti che hanno acquistato le telecamere, cedute poi al Comune. Il sistema di videosorveglianza, infatti, è gestito dal Comune di Sciacca.
Quello di Fontana Calda è un esempio di grande collaborazione da parte dei cittadini che la burocrazia frena. E in materia di sicurezza questo è molto grave.
Nella foto il presidente Piro quando, nello scorso mese di agosto, assieme ad alcuni componenti del comitato, ha presentato l’impianto.