Cronaca / Attualità

Sindaci del Riberese pronti ad azioni forti per ottenere la seconda irrigazione

La richiesta dei sindaci del Riberese dopo la riunione che si è tenuta ieri con la cabina di regia presso il Dipartimento Acqua e Rifiuti, alla presenza dell’Assessore Roberto Di Mauro, dell’ingegnere. Leonardo Santoro dell’Autorità di Bacino, del Dirigente Generale della Protezione Civile Regionale e Vice Commissario per l’emergenza idrica in Sicilia ingegnere Salvatore Cocina e dei sindaci di Ribera, Bivona, Lucca Sicula e Montallegro, e’ chiara e precisa.

  Dai calcoli dei tecnici del Dipartimento, si è avuta la disponibilità di soltanto 400 mila metri cubi di acqua e’ ad uso irriguo dalla Diga Castello, mentre nessun volume è stato reso disponibile dalla diga Raia di Prizzi.  

Il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo all’unisono con i Sindaci presenti, hanno invece ribadito con forza che a fronte di 5 milioni e 900 mila metri cubi presenti nella diga Castello, almeno 1 milione e 200 mila metri cubi devono essere assegnati ad uso irriguo, atteso che per l’uso potabile 1 milione e mezzo sono stati già messi in salvaguardia fino a dicembre.  

Negativa è stata al momento la replica dei dirigenti, secondo i quali i volumi di “salvaguardia” devono essere accantonati fino a Febbraio 2025 (e quindi altri 300 mila metri cubi mensili per uso potabile), data l’incertezza delle possibili precipitazioni autunnali.  

Il Sindaco di Ribera, con i colleghi dei territori interessati, rimarca che, a fronte del dubbio sulle possibili precipitazioni, si ha invece l’assoluta certezza che l’agricoltura del nostro territorio, senza una irrigazione nei prossimi giorni, è condannata a morte in tempi brevi. Pertanto è perentoria ed inderogabile l’ennesima richiesta di disponibilità per almeno 1 milione e 200 mila metri cubi per uso irriguo dalla Diga Castello: tra l’altro, date le recentissime piogge dei giorni scorsi (che hanno alimentato la diga di Prizzi, con un consistente aumento dei volumi di acqua di almeno 400 mila metri cubi), questo quantitativo a maggior ragione deve essere destinato per l’irrigazione dei territori della parte alta del sosio verdura e del basso verdura.  

Infine, sottolinea il Sindaco Ruvolo che vede a rischio il comparto produttivo più importante, che le possibili piogge autunnali potranno alimentare la diga Castello (attraverso la famosa bretella), cosi da soddisfare anche le esigenze ad uso potabile della zona.

“In questo momento – scrive il primo cittadino Matteo Ruvolo – qualsiasi altra iniziativa passa in secondo piano; è necessario ed urgente salvare 6 mila ettari di agrumeti e le aziende agricole del territorio per evitare di lasciare morire l’economia del comprensorio con le conseguenze economico sociali che ne deriverebbero, compresi possibili disordini di ordine pubblico”.

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