Assolto perché è incerta la prova che il fatto sussista. Lo ha deciso il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca che ha assolto Davide Sabella, di 37 anni, di Sciacca, titolare di un locale pubblico, una sala scommesse, all’interno del quale veniva trasmessa una partita di calcio utilizzando una smart card ammessa per il solo uso privato.
Secondo l’accusa questo sarebbe stato fatto al fine di lucro perché così facendo si sarebbe consentito agli scommettitori di seguire in tempo reale gli eventi relativi alle scommesse senza allontanarsi dal locale. Ma è proprio su quest’aspetto che ha incentrato la sua discussione l’avvocato Giovanni Di Caro, difensore di Sabella, il quale ha rilevato, come risultava dagli elementi acquisiti dal giudice nel processo, che non c’era alcuno scopo di lucro. In pratica, nessuno pagava per assistere alla partita. La vicenda per la quale si è celebrato il processo si riferisce al 2 dicembre 2018.
Nella foto, l’avvocato Giovanni Di Caro