Cronaca / Attualità

Spaccio a Sciacca e Ribera, arrestate due persone

In due distinte operazioni i Carabinieri hanno arrestato due persone dedite allo spaccio di stupefacente nel territorio di Sciacca e di Ribera.

A Sciacca, i militari della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un 26enne saccense, con precedenti di polizia.

L’uomo e’ stato fermato in corso Fazello nel quartiere di San Michele con la sua vettura e alla quale ha fatto seguito la perquisizione anche al domicilio dove i Carabinieri hanno rinvenuto un coltello, 30 grammi di hashish, un bilancino di precisione e materiale utile al confezionamento delle dosi.

L’uomo, che ha opposto resistenza ai militari, è stato posto agli arresti domiciliari.
A Ribera, i Carabinieri della locale Tenenza, impegnati in un servizio antidroga, hanno arrestato un cittadino marocchino di 29 anni, sorpreso a cedere droga a un acquirente.

In via Modigliani, nei pressi di un supermercato, durante un servizio di osservazione, i carabinieri notavano uno sconosciuto che si avvicinava al marocchino consegnandogli del denaro e ricevendo, da quest’ultimo, un piccolo involucro prelevato da un cespuglio posto nelle sue vicinanze.

L’acquirente e’ riuscito a dileguarsi mentre il 29enne, di origine marocchina, incensurato e irregolare sul territorio nazionale, e’ stato bloccato. Celati nel cespuglio, sono stati rinvenuti due contenitori, uno con dieci dosi di eroina pari a circa 3 grammi e l’altro con tredici dosi di cocaina del peso di circa 9 grammi.

L’uomo, immediatamente perquisito, è stato trovato in possesso 250 euro circa, in banconote di vario taglio. Lo stupefacente e il denaro sono stati sottoposti a sequestro.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, così come disposto dalla Procura della Repubblica di Sciacca, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale in attesa dell’udienza di convalida, nel corso della quale il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per l’uomo la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. E’ difeso dall’avvocato Giuseppe Tramuta.

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