“Bisogna fare ogni sforzo per dare soluzione al problema. Noi abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità e chiediamo che che si trovi una soluzione in tempi brevi per non danneggiare l’agricoltura di un vasto territorio”. E’ quanto chiede il vicesindaco di Sambuca, Leo Ciaccio, in merito alla vicenda del Lago Arancio dove, dal primo novembre scorso, è stato sospeso il prelievo di acqua per scopi irriugui.
E’ scaduto il 30 novembre scorso il parere favorevole dell’Asp sull’utilizzo delle acque del Lago Arancio per i soli fini irrigui relativamente alle colture arbustive, fruttifere e ad alto e medio-basso fusto, escludendo la modalità di irrigazione a pioggia per evitare la nebulizzazione dell’acqua, e così è scattato un nuovo stop al prelievo per fini irrigui e non sono tardate ad arrivare le reazioni del mondo agricolo.
Preoccupazione nel mondo agricolo con Nino Ciaccio, responsabile del movimento “Terra è vita”, che parla di “agricoltori esasperati” e produzioni in serra, agrumeti e ortive a rischio.
Quali iniziative intende intraprendere il governo regionale è chiesto in un’interrogazione dal parlamentare Michele Catanzaro.