Una coltellata alla gola, un’aggressione in pieno giorno davanti a diversi testimoni, una giovane vita spezzata in pochi istanti. Sara Campanella, studentessa universitaria di 22 anni, è stata uccisa nei pressi dello stadio “Giovanni Celeste” a Messina. Il presunto assassino sarebbe un coetaneo con cui la vittima aveva avuto una relazione, interrotta di recente.
L’agguato si è consumato lungo viale Gazzi, poco distante dall’ospedale Policlinico, dove Sara stava svolgendo il tirocinio come studentessa del terzo anno della facoltà di Tecniche di laboratorio biomedico. Secondo una prima ricostruzione, la giovane sarebbe uscita dal nosocomio alla fine del suo tirocinio quotidiano e si sarebbe incamminata su viale Gazzi per raggiungere la fermata dei bus quando è stata raggiunta dall’aggressore, sceso da un’auto. L’uomo l’ha colpita con un fendente al collo, recidendole la giugulare.
Le grida della ragazza hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che hanno assistito alla scena e hanno tentato di inseguire l’aggressore. L’uomo, però, è riuscito a fuggire. La ragazza avrebbe fatto un paio di passi prima di accasciarsi a terra nei pressi di un’aiuola, in un lago di sangue.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorritori del 118 che hanno trasportato la giovane in codice rosso al Policlinico. Ma la ferita era troppo grave. I medici non hanno potuto fare nulla per salvarle la vita.
Dopo l’omicidio è scattata la caccia all’uomo. I carabinieri stanno cercando il sospettato, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e i dati contenuti nel telefono della vittima, nella speranza di ricostruire gli ultimi contatti e movimenti della giovane. Dopo la notizia dell’omicidio, tanti studenti e colleghi della vittima sono andati al pronto soccorso disperati.