Essendo già in possesso di una laurea in Odontoiatria e protesi dentaria, conseguita col massimo dei voti lo scorso anno all’Università Tor Vergata di Roma, aveva regolarmente acquisito anche il diritto di iscriversi, per saltum, al secondo anno della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Ateneo di Palermo, senza dovere superare alcun test d’ingresso. Lo ha sancito il TAR di Palermo dopo avere esaminato il ricorso di un ventiseienne originario di Castelvetrano che si era visto respingere la richiesta di accesso ad un nuovo corso di studi, intenzionato a frequentarlo presso la sede universitaria di Caltanissetta. I giudici amministrativi hanno emanato un’ordinanza cautelare che, nel dichiarare illegittimo il provvedimento con cui l’Università aveva respinto la richiesta, ha disposto l’iscrizione d’ufficio al secondo anno di Medicina e chirurgia senza alcuna selezione preliminare. Nella sua istanza, l’odontoiatra aveva fatto presente di avere a suo tempo svolto regolare test d’ingresso (a Tor Vergata), e di avere anche sostenuto alcune materie comuni ai due corsi di laurea. Tuttavia l’Università siciliana si è opposta. Ne è così scaturito il ricorso alla giustizia amministrativa contro il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica e l’Università di Palermo. A rappresentare l’odontoiatra sono stati gli avvocati Francesca Burrafato, del Foro di Marsala, e Vincenzo Cucchiara, del Foro di Sciacca.