A seguito dell’esclusione da parte di Cassa Depositi e Prestiti dalla partecipazione delle Terme di Sciacca e Acireale al bando nazionale rivolto agli immobili di pregio con destinazione ricettiva degli enti pubblici e privati, il capogruppo del Pd all’Ars, Michele Catanzaro, sollecita la Regione a trovare percorsi alternativi.
Attraverso un fondo immobiliare sottoscritto dal Ministero del Turismo , alimentato da risorse del Pnrr, Cassa depositi e prestiti si sta occupando della valorizzazione, della competitività e della tutela del patrimonio ricettivo dell’Italia meridionale.
“Il secondo step – commenta Michele Catanzaro – è risultato fatale all’istanza presentata nell’agosto dello scorso anno dalla Regione Siciliana. La domanda non è stata valutata corrispondente ai parametri previsti dal bando, a quanto pare per gli importi elevati occorrenti”.
“Una decisione – aggiunge Catanzaro – che frena il percorso di risanamento e recupero del patrimonio delle due strutture termali pubbliche siciliane. La partecipazione a suo tempo è stata fatta con una corsa contro il tempo che ci ha impegnati costantemente a sollecitare gli uffici e il governo regionale. Adesso occorre urgentemente affrontare la nuova situazione che si è venuta a creare e individuare strade alternative per una riqualificazione quanto mai immediata per le prospettive di queste due grandi risorse da troppo tempo chiuse”
Catanzaro ha chiesto un incontro urgente con il presidente Renato Schifani e con l’assessore all’Economia Marco Falcone per valutare, insieme alle autorità istituzionali dei due enti locali interessati, le iniziative da adottare. Secondo Catanzaro, Schifani deve adesso mettere le Terme siciliane al centro dell’agenda del governo regionale.