Il Comitato Civico per il Patrimonio Termale di Sciacca ha chiesto al sindaco Francesca Valenti e all’assessore al Turismo Sino Caracappa degli aggiornamenti in merito alla problematica termale.
In particolare, al consiglio comunale svolto lo scorso 18 ottobre e alla quale i rappresentanti del comitato avevano preso parte, il sindaco aveva dichiarato che le “osservazioni” in merito alla situazione termale sarebbero state presto inviate alla Regione Siciliana. In seguito di quelle dichiarazioni, però, non ci sono state altre comunicazioni in merito sia ai contenuti di quelle osservazioni che all’effettivo invio alla Regione.
Per tale motivo, il Comitato Civico per il Patrimonio Termale chiede nuovamente all’amministrazione di essere portato a conoscenza: del contenuto delle “osservazioni” inviate alla Regione, dell’avvenuta pubblicazione dell’Avviso o, in caso contrario, del motivo per cui non sia ancora stato pubblicato e la copia degli atti relativi all’avvenuta concessione in affidamento al Comune di Sciacca del Parco termale e delle Piscine solfuree, già precedentemente richiesti.
Sulla problematica delle Terme si sta muovendo anche il senatore Rino Marinello la cui interrogazione, rivolta al Ministero dello Sviluppo Economico, è stata pubblicata sul portale del Senato con la firma di oltre venti senatori della Repubblica che sono fortemente convinti che le Terme saccensi rappresentino un’inestimabile risorsa naturale per tutta la Sicilia e non solo per i benefici salutari che ne ricaverebbero le persone che usufruiscono delle cure, ma soprattutto per l’economia non solo territoriale ma di tutta ‘isola.
<< È fondamentale trovare
finalmente soluzione ai nodi critici della problematica termale –
dichiara Rino Marinello – così da far ritornare finalmente
fruibile l’immenso patrimonio dell’impianto termale di Sciacca che
si compone dello stabilimento delle terme, delle grotte di San
Calogero, dell’albergo di San Calogero, del Grand Hotel delle Terme,
del Bar delle Terme e delle Piscine Molinelli, dello stabile ex motel
Agip e del complesso San Francesco.
Tale patrimonio immobiliare,
ad oggi, necessita di interventi urgenti, anche strutturali, con
l’impiego di ingenti risorse finanziarie, pena il definitivo e
irreversibile deterioramento.
Il perdurante stato di chiusura e di
mancata valorizzazione delle terme di Sciacca – continua – con
il sostanziale immobilismo della Regione che evidenzia dal 2012
l’incapacità di risolvere il problema, causano ripercussioni assai
negative su tutta l’economia del territorio di Sciacca, con pesanti
ricadute negative su occupazione, turismo e tessuto sociale
locale.
Adesso, informando il Ministro al Mise, chiediamo di
sapere se quest’ultimo non ritenga opportuno attivarsi, nell’ambito
delle proprie attribuzioni, per sollecitare gli enti locali
competenti ad adottare urgentemente tutte le misure atte ad
affrontare e risolvere lo stato di fermo e di dissesto attuale.
Inoltre – conclude il senatore – se non ritenga
opportuno attivare le necessarie misure nelle sedi di competenza, al
fine di attrarre investitori di rilevanza e prestigio nazionale e
internazionale che possano riattivare il funzionamento e la piena
valorizzazione delle terme di Sciacca, garantendo quindi indotto e
piena occupazione lavorativa a migliaia di giovani che si trovano
costretti a lasciare Sciacca e la Sicilia per mancanza di lavoro.>>