Tornano a chiedere una “Conferenza della città sul futuro delle Terme” i componenti del comitato cittadino dei Liberi e Uguali. “Il 9 aprile scorso – ricordano – avevamo auspicato che il tema delle Terme si potesse affrontare senza antinomie e nell’esclusivo interesse della città concordando, se necessario, con il governo regionale, le strategie utili all’unico obiettivo importante della riapertura e dando la possibilità ai cittadini delle associazioni e delle professioni di contribuire con idee e proposte”.
Oggi i Liberi e Uguali tornano ad invitare Francesca Valenti a valutare l’indizione di una manifestazione pubblica che consenta ai “cittadini, singoli o associati, appartenenti alla comunità, l’effettiva partecipazione libera e democratica all’attività politico-amministrativa del Comune”, come garantita dallo Statuto Comunale, trattandosi (il riferimento è alle Terme) di un tema di fondamentale importanza per la vita e il futuro della Città”.
“Da quel 9 aprile – fanno notare i LEU – non solo non si è più parlato di Terme, quasi fosse un problema risolto o non più attuale, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta da parte del Sindaco sull’invito ad indire una conferenza”. Ritengono, i componenti del comitato, che si tratti non solo di un problema di sostanza (capire cioè lo stato dell’arte e le attività poste o da porre in essere), ma anche di forma, quel garbo istituzionale di dialogo con i cittadini, a cui le disposizioni di legge in materia di trasparenza attribuiscono preminente valore.
“Vogliamo evidenziare ancora – concludono gli esponenti di LEU – che l’ascolto della città non può che costituire un arricchimento per le decisioni che, nel pieno rispetto delle regole democratiche, appartengono poi al livello istituzionale e che accettare il sostegno della Città non costituisce una deminutio, anzi, il Governo può esaltare la sua capacità amministrativa con il sostegno della opinione degli amministrati.