Ieri l’udienza in Tribunale presieduta dal custode giudiziario Calogero Cracò per la vendita di un’altra ventina di appartamenti del residence del patrimonio di Torre Macauda. È il residuo dell’asta delle 180 abitazioni la cui vendita, nel corso del tempo, ha permesso di incassare circa 8 milioni e mezzo di euro. Rimangono da alienare gli ultimi dieci appartamenti, e poi l’operazione giudiziaria potrà definirsi conclusa. Tanto più che si inquadra in questo ambito anche la vendita effettuata nei mesi scorsi dell’hotel, della ex pizzeria Vecchio Casale e degli altri appartamenti del cottage. Il Tribunale di Sciacca ha realizzato in totale circa quindici milioni di euro, per onorare i debiti accumulati nel corso del tempo dalle varie gestioni in capo al patrimonio di Torre Macauda. Sul quale, oltre alla vendita esecutiva effettuata dal Tribunale di Sciacca, pende anche una dichiarazione di fallimento decisa dal Tribunale di Palermo. L’operazione di vendita dell’hotel è stata confermata presso gli uffici giudiziari saccensi. Una autentica patata bollente, quella di Torre Macauda, che adesso con l’acquisizione da parte di Libertà Immobiliare di Palermo, apre a nuove prospettive, quelle che in futuro rendono immaginabile la riapertura di questa struttura, magari con un management più solido rispetto al passato, nell’interesse dei turisti e anche dei fornitori e della forza lavoro che, ci si augura, possa trovare qui la possibilità di operare.