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Comune di Sciacca

Tso per il saccense autore del raid vandalico in centro

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E’ stato individuato e fermato l’autore del raid vandalico di ieri pomeriggio nel centro di Sciacca che ha distrutto i vasi della via Roma e imbrattato marciapiedi, muri, segnali stradali e altri arredi urbani per danni calcolati in circa 15 mila euro.

L’uomo è stato raggiunto e bloccato dagli agenti della Polizia Municipale e dai Carabinieri che a seguito di ordinanza sindacale hanno accompagnato l’individuo, gia’ noto alle forze dell’ordine, nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Canicattì per ricevere il trattamento sanitario obbligatorio. Il reparto saccense, nelle ore serali e notturne, non ha medico e pertanto, non garantisce il servizio.

Un fatto quest’ ultimo che ha determinato oggi il lungo sfogo con un post su Facebook del commissario della Municipale di Sciacca, Salvino Navarra: “Ebbene – scrive Navarra – ieri il TSO non è stato possibile farlo perché a Sciacca da mesi il reparto di psichiatria, per assenza di personale, nelle ore serali/notturne è chiuso. Quindi, in buona sostanza, la polizia municipale insieme ai carabinieri hanno bloccato l’individuo scompensato che ha procurato il danno e per alcune ore ha aspettato che si potesse ricoverare in un reparto psichico. La procedura prevista, dalla chiusura del nostro reparto, è quella di rivolgersi al reparto psichiatrico di Canicattì, non ho mai capito perché non il più vicino reparto di Agrigento. Quindi intorno alle ore 21.00, il soggetto è stato accompagnato a Canicattì per procedere al TSO. premetto che non capisco perché i reparti psichiatrici delle vicine città di Canicattì, Licata e Agrigento rimangono aperti, e Sciacca, debba chiudere. Non capisco perché un reparto, di cui si parla pochissimo, determinante per la salute, ma soprattutto per la salvaguardia sociale e l’incolumità dei pazienti e dei parenti, spesso le principali vittime della tremenda malattia, in una città grande e importante debba chiudere e in altre realtà tra loro vicine, rimanere aperte. Ieri oltre al disagio del “malato”, 4 operatori di polizia municipale sono stati costretti a recarsi a Canicattì con macchina di servizio per effettuare un TSO, tornando in tarda nottata e, pertanto oltre ai soldi dello straordinario e del carburante costretti, per legge, a non poter lavorare nel turno antimeridiano, causando così un danno economico e soprattutto un disagio alla cittadinanza per la mancanza nelle ore mattutite dei servizi di polizia previsti, scuole, viabilità e altro. Questa situazione non è più tollerabile, i soggetti con malattia mentale, sia per la loro incolumità che quella degli altri, hanno la necessità di essere ricoverati in pochi minuti, con procedure snelle ed efficaci…..non possiamo aspettare il morto per risolvere un problema che è tenuto quasi nascosto, ma che ha esigenze prioritarie”.

Intanto, il gruppo consiliare di Forza Italia dopo quanto accaduto con una nota chiede maggiori controlli e il ritorno del vigile di prossimità.

” Alla luce degli ultimi accadimenti avvenuti in centro storico – scrivono i consiglieri comunali Clelia Catanzaro, Isidoro Maniscalco ed Alessandro Grassadonio – chiediamo all’amministrazione di mettere in campo tutte le strategie atte a risolvere le problematiche riguardanti la sicurezza. In particolar modo, di rafforzare attraverso gli agenti del Corpo di Polizia Municipale il controllo del centro storico, soprattutto nelle ore serali, al fine di vigilare con attenzione e prevenire possibili altri atti spiacevoli che coinvolgono la città. Vogliamo che si torni a parlare di polizia di prossimità e di vigile di quartiere, ed in genere di politiche riguardanti la sicurezza pubblica che cercano di rendere la polizia locale, prossima al cittadino, costruendo un rapporto più stretto e proficuo”.

“La gente – concludono – è molto preoccupata e la situazione sembra essere sfuggita di mano, pertanto chiediamo di convocare immediatamente una conferenza di servizi e utilizzare anche le somme introitate dalle multe per garantire l’ordine pubblico in città, soprattutto per tutelare i cittadini”.

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